SORRENTO: INCIDENTI A CATENA LUNGO LE STRADE DELLA PENISOLA. IN VIA DEGLI ARANCI ALL’OSPEDALE CON PROGNOSI DI TRENTA GIORNI UNA RAGAZZA INVESTITA DI FRONTE ALLA PRETURA

SORRENTO: INCIDENTI A CATENA LUNGO LE STRADE DELLA PENISOLA. IN VIA DEGLI ARANCI ALL’OSPEDALE CON PROGNOSI DI TRENTA GIORNI UNA RAGAZZA INVESTITA DI FRONTE ALLA PRETURA

SORRENTO: INCIDENTI A CATENA LUNGO LE STRADE DELLA PENISOLA. IN VIA DEGLI ARANCI ALL’OSPEDALE CON PROGNOSI DI TRENTA GIORNI UNA RAGAZZA INVESTITA DI FRONTE ALLA PRETURA

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Trenta giorni salvo complicazioni per una ragazza di 23 anni investita poco prima della mezzanotte da un’ auto in via Degli Aranci all’altezza del Tribunale e finita al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia.

La diagnosi stilata dai medici del Pronto soccorso per F.A. giunta in ospedale con ambulanza e non accompagnata dalla stessa investitrice, alle ore 23.50 del giorno 9 agosto, parla di lussazione della caviglia chiusa sottoastagalica a dx, con prognosi di trenta giorni salvo complicazione e trasferimento in altro presidio ospedaliero previo accordo telefonico.

Uno dei tanti incidenti che avvengono  in serie nelle serate della movida sorrentina,  con conseguenze fastidiosissime, segnalato alla pattuglia notturna della radiomobile dei carabinieri prontamente intervenuti sul posto e certamente con un seguito di sospensione della patente per la distratta investitrice.

Di fratture multipli, scomposte, traumi vari, parlano i referti di entrata nel pronto soccorso sorrentino ormai insuffciente a ricevere quantità enormi di ragazzi e ragazze vittime della “velocità” e della mancanza di adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine insuffcienti come uomini a contrastare l’affollamento di bar- discoteche, pub, tavole calde.

Una lotta impari che costringe il pronto soccorso sorrentino ad ospitare nelle stesse ambulanze malati meno gravi in attesa dei primi soccrosi ai politraumatizzati.

U’estate “fuori controllo” soprattutto per la massiccia presenza di giovani  i8nnammorati di alcool e troppo spesso, sostanze proibite.

Gaetano Milone

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