A prima vista potrebbe sembrare l’opera di qualche “disturbato” mentale, senza memoria storica, ma poi osservando
bene il danno, a poco più di due mesi, dall’ultimo atto vandalico, la vicenda assume contorni preoccupanti per l’eventuale messaggio “intimidatorio” lanciato a quanti hanno raccolto l’eredità politica di uno dei più famosi ed illuminati sindaci di Massa Lubrense.
“Per danneggiare in quel modo il busto di argilla – ha spiegato Raffaele Mellino, l’artista autore della scultura di Luigi Iaccarino inaugurata in largo Ludovico da Casoria nel lontano febbraio 2014, l’ignoto autore si è avvalso di qualche grosso martello di ferro usato con maestria tanto da “decapitare” la statua e renderne difficile il restauro”.
Il tutto – aggiungeremo noi – in una delle frazioni più importanti del territorio massese, affollatissima nel periodo estivo e fuori dal circuito super sorvegliato dei paesi della penisola sorrentina.
Luigi Iaccarino, sindaco di Massa Lubrense dal 1952 al 1956, pioniere degli albergatori della penisola sorrentina , il nonno fondò l’albergo Iaccarino a Sant’Agata, proprietario tra le altre strutture alberghiere, dello storico hotel Tramontano a Sorrento, realizzò la famosa ” Via Nastro Verde” facilitando i collegamenti di Sant’Agata con Sorrento e la costiera amalfitana, la strada di collegamento Nerano- Marina del Cantone, progettò senza portarla a termine la strada di collegamento Torca-Positano oltre ad importanti opere pubbliche sul territorio.
Fu anche consigliere ed Assessore al comune di Sorrento. La sua eredità imprenditoriale è stata raccolta dai figli Costanzo, Presidente Federalbeerghi Campania e vice presidente Confcommercio e Natalina imprenditrice di successo del settore alberghiero in penisola sorrentina.