Un comune, quello di Sorrento, vergognosamente allo sbando come non mai succeduto nella sua storia recente. Ostaggio soprattutto, dopo le ultime Amministrative, di gruppi politici che impongono linee programmatiche da seguire, assunzioni varie, comunicatori ufficiali, in pectore e con palla di vetro,ed addirittura qualche Assessore somaro (quello nominato senatore da Caligola era un cavallo) a gestire la cosa pubblica, Sorrento vive “tra le quinte” preoccupazioni fondate su un domani che potrebbe portare al Commissariamento del Comune.
I decreti di demolizione a quanto si dice “pilotati” da forze politiche occulte ma note, nei confronti di Michelangelo Scannapieco ,senza seguire alcun ordine cronologico ( sembra che il responsabile del procedimento sia stato sentito per ore dai Carabinieri – “e pur si muov” avrebbe detto Galileo Galilei), la mancata nomina di un nuovo assessore in forza al gruppo di Luigi di Prisco ( la sua carica di Presidente del consiglio comunale è ambita da molti), i mancati “premi” alla minoranza-maggioranza e soprattutto le continue segnalazioni alle autorità competenti di “allegra amministrazione” da parte del duo Ciccio Gargiulo, Enrico Aprea responsabili delle Associazioni “Conta Anche Tu” e “Cittadinanza Attiva” rendono il “quatidiano” politico amministrativo della Città denso di nubi.
A tale proposito sta suscitando preoccupazioni e prese di posizioni delle persone chiamate in causa, una lettera con un mittente sconosciuto, recapitata ad Assessori, Sindaco, Consiglieri, Procura della Repubblica e Commissariato di Polizia, che interroga sul come Enrico Aprea e Francesco Gargiulo siano a conoscenza di fatti interni all’amministrazione “suggeriti” da presunte talpe, facendo anche il nome di un integgerimo professionista in forza al comune ed i un Consigliere comunale.
Segnalazioni e “denunce” che stanno portando lo scompiglio nella vita amministrativa del Comune e fra gli stessi impiegati e dirigenti, responsabili degli atti prodotti. Ne fa fede l’ultima “notizia” rimbalzata sulla stampa locale e come al solito non pubblicata dall’Uffico stampa comunale della revoca di un finanziamento di circa centocinquatamila euro ad una società esterna per un servizo “fantasma” di assistenza virtuale ai cittadini. “Non c’è più religione”.