Amici di sempre, coraggiosi protagonisti dell’impari lotta contro l’abusivismo edilizio, a difesa di attachi indiscriminati contro l’intero ecosistema e l’ambiente in generale.
Erano tutti presenti, ieri sera, nella Cattedrale di Sorrento, per ricordare a dieci anni dalla sua scomparsa, il loro portabandiera, il coraggioso professionista sorrentino Giovanni Antonetti, simbolo della lotta contro “le forze del male”.
Per non perderne la memoria, anzi per consegnarla alle giovani generazioni.
In prima fila la mamma Rosaria Iaccarino, instancabile animatrice della locale “Caritas” a cui dedica tutti i giorni passione civile e morale, il papà Giancarlo, il fratello Renato, i nipotini, i parenti e quanti ne condivisero e tutt’ora ne condividono, pericolose battaglie soprattutto contro il dilagare selvaggio dell’abusivismo edilizio a discapito della natura.
A parlare di Giovanni con la chiarezza e profonda conoscenza del suo nobile animo don Carmine Giudici, parroco della Cattedrale che ha introdotto il suo grande amico di mille battaglie, Claudio d’Esposito, oggetto poco tempo fa di una gravissima aggressione da parte di uno dei costruttori “abusivi” più noto in penisola.
Una serata a “senso unico”, – vergognose le assenze degli Amministratori locali ( importante la presenza di una giovane avvocato-assessore al comune di Piano), politicanti di mestiere,- dove la parte sana della città, numerosissima, ancora una volta ha dimostrato distanza dal Palazzo di Città come in effetti Giovanni Antonetti soffrì durante la sua giovane esistenza.
A conclusione della serata organizzata a proprie spese dalla famiglia Antonetti, spettacolo d’eccezione con Peppe Servillo. (foto di Antonino Fattorusso).