Mentre una deriva delinquenziale si impadronisce di menti bacate che trovano sfogo vergognoso su profili falsi, Michelangelo Scannapieco, castigatore dei cattivi costumi di parte della classe politica sorrentina abituata a vivere di estorsioni, tangenti e ricatti vari, “affina” la propria protesta con la pubblicazione di vignette “pubblicitarie” di vizi, vizietti e virtù di pubblici personaggi, “bastardi dentro”.
Una serie di originali e divertenti caricature numerate, oggetto di un “book” da collezione da conservare per tramandare ai posteri, come memoria storica, di personaggi che in negativo hanno infangato il nome di Sorrento e della laboriosità dei propri abitanti.
Una sorta di “damnatio memoriae” per le generazioni future in attesa del tanto auspicato’intervento della Magistratura.