Lasciato indietro lo show mediatico, organizzato dai soliti noti ammuinatori di piazza, per significare la vicinanza “affettiva” a Claudio d’Esposito, Presidente del Wwf Terre del Tirreno, oggetto di una vile aggressione da parte di un noto imprenditore della penisola sorrentina, dopo la presentazione di una querela, nella giornata odierna, direttamente alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata da parte dell’avvocato penalista, Giambattista Pane, sorgono inquietanti interrogativi sull’assenza dei politici locali dalle pubbliche manifestazioni di solidarietà verso l’operato del rappresentante locale del Wwf..
Al di là dei laconici comunicati di vicinanza della maggior parte dei sindaci della penisola sorrentina, messi in rete dai propri “fedeli” comunicatori, hanno brillato per assenza “ingiustificata” al teatro Tasso, martedì 4, presenti i ragazzi degli Istituti superiori della Penisola sorrentina,e, nel pomeriggio in piazzaTasso, il sindaco di Sant’Agnello, luogo dove è avvenuto il tentativo di massacro del povero Claudio e comune di residenza dell’aggressore, Piergiorgio Sagristani forse alle prese con la composizione delle liste elettorali per le prossime amministrative (qualcuno vocifera di un paio di suoi fedelissimi seguaci nella lista avversa dopo aver ultimato quella della sua “teorica” successione) e quella di Giuseppe Tito, sindaco di Meta, dove ha sede la sezione del Wwf.
A rappresentare gli altri comuni, tranne alcuni amministratori di Piano di Sorrento, l'”impresentabile” a detta di Michelangelo Scannapieco che ha diffuso sui social il suo “curriculum” giudiziario, per Sorrento, e poi, assenze ingiustificate da Vico Equense e Massa Lubrense.
Eppure la maggior parte dei presenti, rappresentanti di Associazioni del territorio e lo stesso parroco della Cattedrale di Sorrento, hanno parlato di “vicinaza” a Claudio, di condivisione totale del suo operato a tutela e salvaguardia dell’ambiente.
“Pecunia non olet” ammonivano gli antichi romani, più tardi Macchiavelli affermava che “Il fine giustifica i mezzi”. ebbene in una penisola sorrentina dove colate abusive di cemento, “incentivate” e favorite da tecnici ed amministratori senza scrupolo, per Claudio d’Esposito, per i suoi amici, per i cittadini onesti, lo spazio vitale si assottiglia sempre di più.