OGGI EQUINOZIO DI PRIMAVERA
( a cura di Giampiero Pane) – L’equinozio (dal latino aequĭnoctĭum, derivato a sua volta dalla locuzione aequa nox: il giorno è uguale alla notte.
Esso ricorre due volte durante l’anno solare e in quel momento il periodo diurno, ovvero quello di esposizione alla luce del Sole, e quello notturno sono uguali, giungendo i raggi solari perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra. Gli equinozi occorrono a marzo e a settembre del calendario civile; insieme ai solstizi, marcano il momento di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra ( frutto del moto di rivoluzione).
Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno astronomico e l’inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l’estate e introduce l’autunno. Viceversa accade nell’emisfero australe, dove l’autunno inizia all’equinozio di marzo e la primavera a quello di settembre.
Quest’anno 2023 l’equinozio di primavera avviene il 20 marzo alle ore 22 minuti 23 in questo istante il Sole ha declinazione uguale a zero gradi, cioè percorre l’equatore Celeste , l’arco diurno è uguale all’arco notturno.
Ci sono alcune località in cui, grazie alla particolare posizione geografica e ad artefatti umani, durante gli equinozi si verificano spettacoli unici. In assoluto il luogo più affascinante e più celebre è Stonehenge, nel Regno Unito.
In questo sito che risale al neolitico, datato tra i 4mila e i 5mila anni fa e oggi considerato patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco, durante i solstizi e gli equinozi si verificano affascinanti giochi di luce con i raggi solari che si infiltrano con estrema precisione attraverso i megaliti.
Per non parlare della Norvegia e della Spagna .
In Italia uno dei migliori giochi di luci si verifica al Pantheon di Roma dove, in occasione degli equinozi, nel momento in cui il Sole è più alto nel cielo ( mezzogiorno) i raggi illuminano esattamente la parte alta della porta di entrata.
Infine, garantiscono uno spettacolo anche le piramidi Maya e le piramidi dell’Egitto, costruite proprio in funzione del movimento degli astri per studiare i moti dei pianeti e prevedere le eclissi.
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