“Notte di Stelle ” alla chiesa San Paolo di Sorrento, domani martedì 3 gennaio con l’esibizione del Soprano Debora Adrianopoli, i maestri Luca Iacono al pianoforte e Gaetano Ambrosino al violino.
Il Soprano Debora Adrianopoli si è diplomata al Conservatorio Statale di Musica “D. Cimarosa” di Avellino e successivamente si è perfezionata sotto la guida del maestro Virginio Profeta.
Ha al suo attivo numerosi concerti in formazione da camera e con orchestra.
Ha partecipato al Festival Internazionale della Musica di Mercogliano.
Ha lavorato presso il Teatro Verdi di Salerno, il teatro Bellini di Napoli e in altri centri della
Campania. Dal 2007 è dirigente scolastico.
“Ogni nostro annuncio – scrive il rettore della Chiesa San Paolo, don Francesco Saverio Casa – deve misurarsi sulla parola di Gesù Cristo: “La mia dottrina non è mia” (Gv 7,16).
Non annunciamo teorie ed opinioni private, ma la fede della Chiesa della quale siamo servitori.
Non reclamizzo me stesso, ma dono me stesso.
Come sacerdoti naturalmente ci preoccupiamo dell’uomo intero, proprio anche delle sue necessità fisiche – degli affamati, dei malati, dei senza-tetto. Tuttavia noi non ci preoccupiamo soltanto del corpo, ma proprio anche delle necessità dell’anima dell’uomo: delle persone che soffrono per la violazione del diritto o per un amore distrutto; delle persone che si trovano nel buio circa la verità; che soffrono per l’assenza di verità e di amore.
Ci preoccupiamo della salvezza degli uomini in corpo e anima.
E in quanto sacerdoti di Gesù Cristo, lo facciamo con zelo.
La disobbedienza è veramente una via? O non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?
Cristo non ha forse corretto le tradizioni umane che minacciavano di soffocare la parola e la volontà di Dio?
Sì, lo ha fatto, per risvegliare nuovamente l’obbedienza alla vera volontà di Dio, alla sua parola sempre valida.
A Lui stava a cuore proprio la vera obbedienza, contro l’arbitrio dell’uomo”
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(dalle Omelie di Papa Benedetto XVI)