Non sa più a chi Santo appellarsi Michelangelo Scannapieco, il coraggioso cittadino sorrentino dopo i vergognosi “silenzi-assensi” di gran parte delle autorità sulle sue circostanziate denunzie sul malaffare nella città del Tasso.
Dopo le ferie estive e quelle natalizie sono in tanti a chiedersi se e quando l’Autorità costituita “troverà il tempo” di occuparsi delle delittuose attività degli impuniti “guastatori” del territorio col portafoglio gonfio.
A ritornare d’attualità e riproposte in tutta la sua gravità le deviazioni e i tombamenti di corsi d’acqua lungo l’area a sud-ovest del comune sorrentino di cui ebbe ad interessarsi chidendo chiarimenti lo stesso Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nel lontano 2014, dietro segnalazioni dell’Associazione Caponnetto.
Ecco quindi a riproporre questa volta, al responsabile dell’Ufficio Locale Marittimo di Sorrento, da parte di Michelangelo Scannapiecouna, dettagliata richiesta di verifica sulla presunta totale copertura del rivolo Atigliana, a ridosso di piazza Tasso , da parte di un negozio di 500 metri quadri. Una richiesta legittima, supportata da precedenti segnalazioni, di grosso rischio idrogeologico.
Una richiesta legittima, da verificare che comunque se rispondente al vero con inquetanti interrogativi su chi ha permesso tale attentato al territorio mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. Gli esempi di disastri alluvionali su tutto il territorio nazionale impone insieme alo rivo0lo Atigliana, altre e solleciteerifiche sui numerosi altri rivoli del territorio.