( a cura di Giuseppe Lotito) – L’Arciconfraternita del Rosario, questa mattina, in occasione della festa della Madonna del Rosario, ha accolto con grande solennità Sua Eccellenza Mons. Giovanni Rinaldi, vescovo emerito di Acerra.
Il Reverendo Don Francesco Saverio Casa l’ha ricevuto a nome del Padre Spirituale Don Carmine Giudici e del priore Carlo Incoronato, rivolgendogli – tra le altre – queste memorabili parole:
“Eccellenza carissima, le vie del Signore mentre sembrano imperscrutabili si rivelano in seguito gravide di sorprese. Divenuto vescovo eletto di Acerra l’8 dicembre 1999, Solennità dell’Immacolata Concezione, per tredici anni avete servito la Chiesa Diocesana che è in Acerra. Lei fu consacrato vescovo il 29 gennaio del 2000: questa data ci riporta al giorno solenne nel quale la Chiesa di Sorrento celebra la solennità del vescovo San Bacolo, compatrono della Città. A San Bacolo e a San Felice, primo vescovo di Nola, è dedicata questa antica chiesa: quindi possiamo ben attestare che tutto si riepiloga e si spiega secondo quanto già il Signore aveva predisposto per noi tutti. Per meglio solennizzare questo giorno dedicato a Maria SS. ma del Rosario, titolare della nostra Arciconfraternita, Lei è di casa ora in mezzo a noi.
A Lei ancora, eccellenza amata, rivolgo la medesima parola augurale che già Paolino vescovo di Nola rivolse al vescovo Niceta nel carme XVII, carme di saluto e di accompagnamento: ‘Ma tu rimani anche qui dal momento che ti conserviamo nel cuore anche dopo la tua partenza. Và, memore di noi e pur andando, resta. Prendi e porta con te quelli che hai in te. Il nostro Dio sia sempre la nostra via, compagno a noi cammini innanzi a noi. Il timone della croce regge questa barca, Cristo ci trasporti lieti con vento propizio. Stretti al tuo caro petto rimaniamo uniti, e per dove tu andrai ti saremo compagni col cuore fedele. Và felice, ma anche andando via, qui ritorna a noi col cuore, rimani con noi anche quando sarai arrivato nella città patria. Come sei vescovo, così sei degno ospite di Cristo perché abiti nel tempio del Signore. Santamente percorri sino alla meta una via felice’”. (Foto di Antonino Fattorusso)
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