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NAPOLI, TEATRO TRIANON: DOMANI VENERDI' 23 DUE ATTI UNICI DI RAFFAELE VIVIANI - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

NAPOLI, TEATRO TRIANON: DOMANI VENERDI’ 23 DUE ATTI UNICI DI RAFFAELE VIVIANI

NAPOLI, TEATRO TRIANON: DOMANI VENERDI’ 23  DUE ATTI UNICI DI RAFFAELE VIVIANI

NAPOLI, TEATRO TRIANON: DOMANI VENERDI’ 23 DUE ATTI UNICI DI RAFFAELE VIVIANI

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Nel teatro, diretto artisticamente da Marisa Laurito, Nello Mascia presenterà il terzo capitolo del suo progetto speciale, che quest’anno si compone dei due atti unici ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (“Caffè di notte e giorno”) e ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (“Scalo marittimo”), che il grande commediografo stabiese scrisse rispettivamente nel 1919 e 1918, nel periodo a ridosso della fine della Guerra mondiale, caratterizzato quindi da una rilevante crisi economica e sociale.

La produzione è del Trianon Viviani.

‘O cafè ‘e notte e ghiuorno – Questo atto unico è ambientato in una fredda notte d’inverno nel «caffè di terz’ordine» di don Alfonso. In questo testo l’Autore sente l’«esigenza di sostituire l’en plein air di ben nove copioni precedenti con lo spazio, raccolto e chiuso, di un miserabile locale pubblico obbedisce a una precisa scelta d’ottica teatrale: Viviani vuol farci vedere (e vivere) più da vicino (quasi, dal di dentro) il suo mondo; un mondo ancor più degradato di quello cui ci ha sin qui avvezzi» (Guido Davico Bonino).

Per Mascia «l’atmosfera che vi si respira è un notturno gelido, che smentisce la retorica di una città ubriaca di sole, con i personaggi che vivono la loro tragedia esistenziale con tutto lo scetticismo, la fantasia e l’autoironia di cui è capace il popolo napoletano: si ride del folle scrittore che recita ad alta voce il copione improbabile che sta componendo; si ride del giocatore scalognato, del cameriere neghittoso e volgare e persino della famigliola dell’operaio disoccupato che ha deciso di trascorrere la notte nel caffè perché non ha più una casa che possa ospitarla».

Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella –Al molo dell’Immacolatella, il «transitrancheto» Washington, con il suo carico di emigranti, sta per salpare alla volta dell’Argentina.

In questo atto unico Viviani affronta il dramma dell’emigrazione, reso più drammatico dalla crisi economica e sociale originata dalla guerra, mettendo a fuoco quattro gruppi di personaggi: gli emigranti, poveri cafoni che hanno pagato caro il biglietto del viaggio, travolti da speculatori di ogni risma, belle energie costrette a disperdersi nel mondo; i passeggeri di prima classe, contro cui si accanisce lo sberleffo dell’autore; «quelli che restano», perché costretti; e il sottoproletariato della gente del porto.

Protagonista dell’opera è il contadino lucano Colantonio che parte con la famigliola. La sua canzone è un inno straziante a tutto ciò che l’emigrante si lascia alle spalle, per affrontare un destino che si prevede pieno di sofferenze e incognite: «Oggi si parto è pe’ necessità». A questa figura così emblematica si aggiunge il personaggio di Mincuccio Bellonese, il più tenero, il più lacerante di tutto il dramma: che si allontana involontariamente dal gruppo che sta per imbarcarsi, distratto dalla strada, dalle cartoline, dagli imbroglioni che gli propongono il gioco delle tre carte, ma quando arriverà al molo, la nave sarà già partita.

Con lo stesso Nello Mascia, che firma anche la regia, e la partecipazione di Giovanni Mauriello, nei due spettacoli saranno in scena Federica Aiello, Francesco Bellopede, Peppe Celentano, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Bianca De Matteo, Massimo De Matteo, Antonio Fiorillo, Roberto Giordano, Antonio Maria Iorio, Pierluigi Iorio, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla, Maurizio Murano, Giuseppe Pirozzi, Serena Pisa, Ivano Schiavi e Federica Totaro.

Gli arrangiamenti sono firmati da Mariano Bellopede, che cura anche la direzione musicale, e Ciccio Merolla. Ad eseguirli  Francesco Del Gaudio (tromba), Ciccio Merolla (percussioni), Mariano Bellopede (pianoforte) e Davide Afzal (basso).

Le scenografie sono di Raffaele Di Florio, i costumi di Annalisa Ciaramella, le coreografie di Ettore Squillace, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa. Roberto Giordano è l’aiuto regia.

I due atti unici saranno replicati sabato 24, alle 21, e domenica 25 settembre, alle 18.

Dopo Viviani per strada, sempre in anteprima della stagione, sabato 1°, alle 21, e domenica 2 ottobre, alle 18, ci sarà un altro omaggio al commediografo stabiese: Vivianesque, balletto di danza contemporanea di Gennaro Cimmino con la compagnia Körper.

La stagione 2022-2023 sarà, quindi, inaugurata giovedì 13 ottobre con La donna è mobile, la commedia – parodia musicale di Vincenzo Scarpetta con la regia di Francesco Saponaro, prodotta dal Trianon Viviani.

Biglietti e abbonamenti – I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663.

Continua intanto la campagna abbonamenti della ricca stagione del Trianon Viviani, che si compone di sessantacinque titoli, tra spettacoli di teatro musicale, danza, concerti, sceneggiate, serate evento, burattini e conferenze cantate. I varî tipi di abbonamento, con formule “à la carte”, consentono al sottoscrittore la comoda scelta del proprio “bouquet” personalizzato di spettacoli, a partire da 48 euro.

Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.

‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (Caffè di notte e giorno)

commedia in un atto

versi prosa e musica di Raffaele Viviani

Napoli, 1919

personaggi e interpreti

don Alfonso, il padrone

Gianni, commissario

Peppe Celentano
zi’ ‘Ndrea, cocchiere di pompe funebri Antonio Fiorillo
Michele

un Agente

Francesco Del Gaudio
‘o Cacaglio Ciccio Merolla
lo Scrittore

don Simone

Matteo Mauriello
don Carlo, «mezzo signore» Nello Mascia
Giacomino, cameriere Massimo De Matteo
Giovanni, operaio Roberto Giordano
Brigida, sua moglie Federica Aiello
i loro Bambini Francesco Bellopede

Bianca De Matteo

Antonio Maria Iorio

Celeste, donna di strada Angela De Matteo
l’Ubriaco Ivano Schiavi
Gagà

Tore

Pierluigi Iorio
Mimì Federica Totaro
Luigino Maurizio Murano
Margherita Serena Pisa

‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (Scalo marittimo)

commedia in un atto

versi prosa e musica di Raffaele Viviani

Napoli, 1918

personaggi e interpreti

gli Emigranti  
Emigrante Giovanni Mauriello
Colantonio Massimo De Matteo
Gesummina Federica Aiello
Mincuccio Bellonese Giuseppe Pirozzi
   
gli altri Passeggeri  
il Signore del baule Roberto Giordano
il baroncino Sasà Florio Massimo De Matteo
Zazà Serena Pisa
il Viaggiatore barbuto

Vittorio

Maurizio Murano
una Signora Federica Totaro
   
Quelli che restano  
Ermelinda, la fidanzata Angela De Matteo
Vincenzino, maggiordomo in casa Florio Matteo Mauriello
il Posteggiatore Ciccio Merolla
   
la Gente del porto  
il Domestico Nello Mascia
il Facchino Pierluigi Iorio
‘o Guaglione, ca porta ‘a cascia Ivano Schiavi
Pascale, venditore di pane e stoccafisso Peppe Celentano
una Guardia doganale Antonio Fiorillo
un Marinaio del “Washington” Francesco Del Gaudio
il Maestro di casa del “Washington” Roberto Giordano

 

         
             
       

 

 

Gaetano Milone

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