Nel teatro, diretto artisticamente da Marisa Laurito, Nello Mascia presenterà il terzo capitolo del suo progetto speciale, che quest’anno si compone dei due atti unici ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (“Caffè di notte e giorno”) e ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (“Scalo marittimo”), che il grande commediografo stabiese scrisse rispettivamente nel 1919 e 1918, nel periodo a ridosso della fine della Guerra mondiale, caratterizzato quindi da una rilevante crisi economica e sociale.
La produzione è del Trianon Viviani.
‘O cafè ‘e notte e ghiuorno – Questo atto unico è ambientato in una fredda notte d’inverno nel «caffè di terz’ordine» di don Alfonso. In questo testo l’Autore sente l’«esigenza di sostituire l’en plein air di ben nove copioni precedenti con lo spazio, raccolto e chiuso, di un miserabile locale pubblico obbedisce a una precisa scelta d’ottica teatrale: Viviani vuol farci vedere (e vivere) più da vicino (quasi, dal di dentro) il suo mondo; un mondo ancor più degradato di quello cui ci ha sin qui avvezzi» (Guido Davico Bonino).
Per Mascia «l’atmosfera che vi si respira è un notturno gelido, che smentisce la retorica di una città ubriaca di sole, con i personaggi che vivono la loro tragedia esistenziale con tutto lo scetticismo, la fantasia e l’autoironia di cui è capace il popolo napoletano: si ride del folle scrittore che recita ad alta voce il copione improbabile che sta componendo; si ride del giocatore scalognato, del cameriere neghittoso e volgare e persino della famigliola dell’operaio disoccupato che ha deciso di trascorrere la notte nel caffè perché non ha più una casa che possa ospitarla».
‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella –Al molo dell’Immacolatella, il «transitrancheto» Washington, con il suo carico di emigranti, sta per salpare alla volta dell’Argentina.
In questo atto unico Viviani affronta il dramma dell’emigrazione, reso più drammatico dalla crisi economica e sociale originata dalla guerra, mettendo a fuoco quattro gruppi di personaggi: gli emigranti, poveri cafoni che hanno pagato caro il biglietto del viaggio, travolti da speculatori di ogni risma, belle energie costrette a disperdersi nel mondo; i passeggeri di prima classe, contro cui si accanisce lo sberleffo dell’autore; «quelli che restano», perché costretti; e il sottoproletariato della gente del porto.
Protagonista dell’opera è il contadino lucano Colantonio che parte con la famigliola. La sua canzone è un inno straziante a tutto ciò che l’emigrante si lascia alle spalle, per affrontare un destino che si prevede pieno di sofferenze e incognite: «Oggi si parto è pe’ necessità». A questa figura così emblematica si aggiunge il personaggio di Mincuccio Bellonese, il più tenero, il più lacerante di tutto il dramma: che si allontana involontariamente dal gruppo che sta per imbarcarsi, distratto dalla strada, dalle cartoline, dagli imbroglioni che gli propongono il gioco delle tre carte, ma quando arriverà al molo, la nave sarà già partita.
Con lo stesso Nello Mascia, che firma anche la regia, e la partecipazione di Giovanni Mauriello, nei due spettacoli saranno in scena Federica Aiello, Francesco Bellopede, Peppe Celentano, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Bianca De Matteo, Massimo De Matteo, Antonio Fiorillo, Roberto Giordano, Antonio Maria Iorio, Pierluigi Iorio, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla, Maurizio Murano, Giuseppe Pirozzi, Serena Pisa, Ivano Schiavi e Federica Totaro.
Gli arrangiamenti sono firmati da Mariano Bellopede, che cura anche la direzione musicale, e Ciccio Merolla. Ad eseguirli Francesco Del Gaudio (tromba), Ciccio Merolla (percussioni), Mariano Bellopede (pianoforte) e Davide Afzal (basso).
Le scenografie sono di Raffaele Di Florio, i costumi di Annalisa Ciaramella, le coreografie di Ettore Squillace, le luci di Gianluca Sacco e il suono di Daniele Chessa. Roberto Giordano è l’aiuto regia.
I due atti unici saranno replicati sabato 24, alle 21, e domenica 25 settembre, alle 18.
Dopo Viviani per strada, sempre in anteprima della stagione, sabato 1°, alle 21, e domenica 2 ottobre, alle 18, ci sarà un altro omaggio al commediografo stabiese: Vivianesque, balletto di danza contemporanea di Gennaro Cimmino con la compagnia Körper.
La stagione 2022-2023 sarà, quindi, inaugurata giovedì 13 ottobre con La donna è mobile, la commedia – parodia musicale di Vincenzo Scarpetta con la regia di Francesco Saponaro, prodotta dal Trianon Viviani.
Biglietti e abbonamenti – I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663.
Continua intanto la campagna abbonamenti della ricca stagione del Trianon Viviani, che si compone di sessantacinque titoli, tra spettacoli di teatro musicale, danza, concerti, sceneggiate, serate evento, burattini e conferenze cantate. I varî tipi di abbonamento, con formule “à la carte”, consentono al sottoscrittore la comoda scelta del proprio “bouquet” personalizzato di spettacoli, a partire da 48 euro.
Informazioni: sito istituzionale teatrotrianon.org, tel. 081 2258285.
‘O cafè ‘e notte e ghiuorno (Caffè di notte e giorno)
commedia in un atto
versi prosa e musica di Raffaele Viviani
Napoli, 1919
personaggi e interpreti
don Alfonso, il padrone
Gianni, commissario |
Peppe Celentano |
zi’ ‘Ndrea, cocchiere di pompe funebri | Antonio Fiorillo |
Michele
un Agente |
Francesco Del Gaudio |
‘o Cacaglio | Ciccio Merolla |
lo Scrittore
don Simone |
Matteo Mauriello |
don Carlo, «mezzo signore» | Nello Mascia |
Giacomino, cameriere | Massimo De Matteo |
Giovanni, operaio | Roberto Giordano |
Brigida, sua moglie | Federica Aiello |
i loro Bambini | Francesco Bellopede
Bianca De Matteo Antonio Maria Iorio |
Celeste, donna di strada | Angela De Matteo |
l’Ubriaco | Ivano Schiavi |
Gagà
Tore |
Pierluigi Iorio |
Mimì | Federica Totaro |
Luigino | Maurizio Murano |
Margherita | Serena Pisa |
‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella (Scalo marittimo)
commedia in un atto
versi prosa e musica di Raffaele Viviani
Napoli, 1918
personaggi e interpreti
gli Emigranti | |
Emigrante | Giovanni Mauriello |
Colantonio | Massimo De Matteo |
Gesummina | Federica Aiello |
Mincuccio Bellonese | Giuseppe Pirozzi |
gli altri Passeggeri | |
il Signore del baule | Roberto Giordano |
il baroncino Sasà Florio | Massimo De Matteo |
Zazà | Serena Pisa |
il Viaggiatore barbuto
Vittorio |
Maurizio Murano |
una Signora | Federica Totaro |
Quelli che restano | |
Ermelinda, la fidanzata | Angela De Matteo |
Vincenzino, maggiordomo in casa Florio | Matteo Mauriello |
il Posteggiatore | Ciccio Merolla |
la Gente del porto | |
il Domestico | Nello Mascia |
il Facchino | Pierluigi Iorio |
‘o Guaglione, ca porta ‘a cascia | Ivano Schiavi |
Pascale, venditore di pane e stoccafisso | Peppe Celentano |
una Guardia doganale | Antonio Fiorillo |
un Marinaio del “Washington” | Francesco Del Gaudio |
il Maestro di casa del “Washington” | Roberto Giordano |