“Scherzate con i fanti ma lasciate in pace i Santi”. Il vecchio adagio ammonisce sull’intoccabilità della materia sacra, e noi, aggiungeremo, i bambini e gli indifesi in generale.
E’ una deriva incomprensibile o meglio vergognosa, quella messa in essere dai soliti noti vigliacchi che nascondendosi dietro profili falsi, continuano a pubblicare su fb offese inqualificabili, soprattutto contro minori, quali armi di “distruzione di massa”, nella battaglia intrapesa da Michelangelo Scannapieco contro il presunto malaffare politico-amministrativo al comune di Sorrento.
Nomi falsi, “Gennaro Esposito”, “Francesco Gargiulo”, “Giovanni Coppola” compaiono all’improvviso su Fb lanciando accuse gravissime,scomparendo subito per non essere identificati.
Dalle accuse false con un unico denominatore si evince che la regia è unica così come la committenza e su questo stanno indagando le Autorità certe di arrivare all’identificazione di questi cialtroni dei giorni nostri, professionisti nell’infangare l’altrui dignità.
Una brutta piega, di una vicenda che ha portato, grazie al coraggio civico di Michelangelo Scannapieco, a scoperchiare una pentola del malaffare che ha coinvolto professionisti della politica, imprenditori e danarosi cittadini in una vicenda che farà impallidire la tangentopoli degli anni scorsi in penisola sorrentina. Sulla vicenda sono in fase avanzata le indagini delle forze dell’ordine particolarmente interessate alla vicenda.