Una “guerra” infinita quella tra Michelangelo Scannapieco ed il “resto del mondo”, quello del malaffare, delle sopraffazioni, del “qui comando io”. Dopo le inattese e clamorose dimissioni dal comune di Sorrento dell’architetto Daniele De Stefano, Michelangelo Scannapieco chiede allo stesso funzionario comunale che in una audizione comunale ha dichiarato di aver estinto il debito, la restituzione di soldi “prestati” per un intervento sanitario e la riparazione di un auto incidentata.
Intanto da tempo, si registrano strascici velenosi su una vicenda in cui sono scesi in campo profili falsi su Fb che tentano vigliaccamente di “macchiare” l’immagine del protagonista della “primavera sorrentina” che, incurante di denunzie e querele pilotate dai” soliti noti”, continua a rendere “pubbliche” le malefatte soprattutto nel campo edilizio, di “potenti” della città, da amministratori comunali al servizio di se stessi e non della cittadinanza.
Una battaglia lunga, avvincente, con probabili futuri colpi di scena, seguita con curiosità e “tifo appassionato” da numerosissimi cittadini.