“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento”. Lucio Dalla, immortalò nel lontano 1986 la Sorrento del Grand Tour “inventando” forse il suo più grande capolavoro canoro dedicato al mitico Caruso, dalla suite che ospitò il grandissimo tenore, affacciata su quel tratto di mare da sempre riprodotto su cartoline che hanno fatto il giro del mondo.
Oggi, quel tratto di mare, area portuale con un numero impressionante di imbarcazioni alla fonda ed un volume di traffico marittimo con numeri da capogiro, viene indisturbatamente usato come baleazione malgrado il divieto previsto dal decreto dirigenziale della Regione Campania n.103 del 26/07/2008.
Se Atene piange, Sparta non ride direbbe qualcuno in riferimento alle giornaliere violazioni del divieto di balneazione a Marina Grande durante la fuoriuscita di liquami a mare senza alcun controllo, o all’invasione di bambini e semplici bagnanti sulla piattaforma dela spiaggia di San Francesco riservata agli anziani, lungo il litorale di Marina Piccola ,con strada comunale “assorbita” da concessionari “autorizzati”.
Una sorta di area “franca”, la Sorrento mare dei giorni nostri, con bagnanti indisturbati a nuotare in un’area, quella portuale dove vige il divieto assoluto di balneazione per il totale inquinamento delle acque. Un’anarchia totale quindi, “la dove il mare luccica” con strutture operative prive di uomini e mezzi.