Quando le miserie umane hanno il sopravvento sul confronto civile, sulla dialettica, anche esasperante, per i temi trattati e, travalicano le regole comportamentali, anche quelle non scritte, interessando anche il codice penale, abbiamo raggiunto il fondo.
Nascondersi dietro profili falsi, mascherando le origini di figli di putridi animali di vita notturna, per minacce di morte o per sfoghi schizofrenici verso chi civilmente protesta contro il maleaffare, alimenta in chi legge, disgusto e ripugnanza verso categorie di persone, da relegare ai margini della società civile.
Quando poi in causa, senza alcuna colpa, sono chiamati i bambini, tutto cambia e Sorrento scrive una delle pagine più brutte della propria storia recente.
Un moto di disgusto verso questi animali che continuano vigliaccamente a sedersi ad un bar, a circolare in strada, a far parte della Società cosiddetta civile, ci pervade e ci spinge a riconsiderare crisitanamente il secondo Comandamento “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Eppure siamo sicuri che i volgari farabutti, autori delle offensive foto pubblicate sotto un profilo falso, su Fb, nei confronti di un bambino, siano gli stessi che spesso frequentano la Chiesa, si cospargono il capo di cenere, si dicono cristiani.
Fuori i mercanti dal Tempio! Che sia la volta buona che la Sorrento perbene, la Sorrento onesta e laboriosa, scacci via dal proprio territorio queste persone prima che lo faccia la Magistratura che sta indagando su questi falsi profili. Lo chiede anche la Giustizia divina.