Dopo i lavori di rifacimento e raltiva pedonalizzazione del tratto di corso Italia, che va da piazza Tasso a Piazza Anfrea Veniero, diventa sempre più arduo e pericoloso per i disabili percorrerlo in sicurezza.
Addirittura i responsabili delle Associazioni “Cittadinanza Attiva”, Enrico Aprea e del Movimento Civico “Conta Anche tu”, Francesco Gargiulo, chiamano in causa la responsabile del Comando di Polizia Municipale, Rosa Russo, “diffidandola” a “voler riconsiderare ed eventualmente a revocare, i pareri favorevoli per i profili di viabilità rilasciati dal comando della Polizia Municipale ai fini del rilascio delle concessioni per l’occupazione del suolo pubblico qualora venisse accertata la pericolosità per i pedoni e soprattutto per i disabili in situazioni di gravità che utilizzano apposite carrozzelle e costretti a muoversi utilizzando la parte centrale del percorso”.
In parole povere sul Corso devono essere previste corsie di sicurezza per i non deambulanti!
Una storia di sopraffazione per la categorie protette( la diffida è inviata anche all’Ente Nazionale di tutela delle persone con disabilità) che vede il Corso occupato da ambo i lati da tavoli dei locali pubblici, con la “gobba” centrale usata quotidianamente da macchine di servizio dello stesso comndo, da quelle delle forze di Polizia e molto frequentemente da ambulanze.
Dei famosi costosissimi dissuasori interrati all’inizio ed alla fine del corso non ve ne è traccia, coperti dall’oblio di chi decide, nell’ombra, della salute umana.
La diffida termina con una “chiamata” a responsabilità penali e civili per la Comandante dei vigili, in caso di danni alle persone lungo il tratto di strada interessato.