Delfini
di rosario di nota
Danzano nell’onda lunga
estasiati ballerini;
delfini come sciabole al sole
si accompagno al maestrale
percorrono i luoghi segreti dei padri.
Tu indomita
Sirena ammali cullando
sorridi al capitano
l’equipaggio abbracci
scomparendo a sedurlo negli abissi.
All’improvviso uno scoglio
avamposto d’isola
che la foschia d’inverno spoglia
alle danze del miraggio:
Capri la divina
spartiacque del mito.
Qui ognuno attracca
alle certezze di una leggenda
per ricordarsi il nome
che il mare tenta di rubare.
Trema la pelle dell’acqua
d’improvviso accarezzata dalla luna
cronista millenaria
narra sola al vento
e alle anime invisibili.
Io marinaio perduto
tra lettere d’amore mai scritte.
La foto è di Rino Di Nota