Diventa sempre più caldo, malgrado la stagione invernale, il clima politico al comune di Sorrento per le accuse di coinvolgimento in presunti abusi edilizi rese pubbliche da Michelangelo Scannapieco.
. Questa volta, con lettera protocollata ed inviata al Segretario Generale, dott.ssa Candida Morgera, al Comandante dei Vigili Urbani, dott.ssa Rossella Russo e per conoscenza alla dott.ssa Andreana Ambrosino presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Michelangelo Scannapieco, ormai famoso anche oltre i confini della penisola per le sue battaglie contro il presunto malaffare al Comune di Sorrento , denuncia presunti abusi edilizi di Amministratori Pubblici e propri familiari, segnalatigli con lettera anonima imbucata nella sua casella postale.
“Pregiatissime Dottoresse, – scrive tra l’altro Scannapieco- faccio seguito ad una mia comunicazione del 4 febbraio scorso concernente l’esistenza di presunti abusi edilizi che sarebbero stati commessi – in epoca non precisata – da assessori e consiglieri comunali in carica o da loro congiunti e di alcuni permessi in sanatoria accordati negli anni più recenti agli stessi, in modo irregolare”
. Seguono nome e cognome di un Assessore con riferimento ad un abuso su un fabbricato con numero di catasto e particella, indicazioni su un appartamento intestato alla famiglia di un altro Assesore ed ancora ad un fabbricato di proprietà del marito di una consigliera.
“Come ho fatto nella precedente occasione, conclude Michelangelo Scannapieco –anche questa volta avverto il dovere di segnalarVi quanto è riportato nel documento che mi è stato inviato nell’intento di agevolare, in qualche modo, il vostro lavoro di contrasto agli abusi edilizi e, allo stesso fine assumo fin d’ora l’impegno a comunicarVi ogni altra notizia dovesse essermi trasmessa”.
Una vicenda questa che vede contrapposto Michelangelo Scannapieco ed i “poteri forti” del comune di Sorrento a cui bisogna dare risposte certe anche per ridare ai cittadini fiducia verso le Istituzioni “in silenzio” si spera non assenso, da troppo tempo. Nel frattempo Michelangelo Scannapieco annuncia altre “rivelazioni” clamorose per i personaggi coinvolti.