Via Lavinola, a confine dei comuni di Vico Equense e Piano di Sorrento soprattutto nel periodo delle grandi piogge quando fogne bianche immesse in più punti nelle nere, fanno scoppiare in più punti la malandata rete fognaria “rattoppata” con cemento di copertura ma mai sostituita dal 118 della Gori, rivers migliai di metri cubi di fetidi liquami a valle, nel vallone e di quì a mare.
Un mare che lambisce la costa carottese e quella di Meta e che continua ad inghiottire le varie cascate di acque “piovane” ricche di tutto ciò che raccolgono lungo un percorso “libero” (compresi scarichi di porcilaie e caseifici),a ridosso di una rete fognaria nata male ed insufficiente a ricevere quantità enormi di acque definite bianche con un passionevole eufemismo.
L’inverno è alle porte, passerà in fretta cosi come la primavera. All’inizio dell’estate qualcuno ancora una volta si ricorderà del problema dopo interventi dell’Arpac. Si metteranno altre “toppe” ma il problema di fondo rimane. La parola ai neo sindaci di Vico Equense e Piano di Sorrento.