( a cura di Antonino Fattorusso)
Il Premio Vervece consegnato al Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho dal presidente della Fondazione Vervece Gaetano Milone e dal sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli che esprime così la sua soddisfazione: “Nel settembre del 2017 con la Giuria del Premio Vervece, presieduta dal direttore di RAI Vaticano Massimo Milone, decidemmo di assegnare al procuratore Federico Cafiero de Raho il prestigioso premio. Purtroppo il magistrato al momento della consegna fu impegnato presso la Procura antimafia di Catanzaro in una importante operazione contro la ndrangheta calabrese e non fu possibile consegnare il premio. In quella circostanza furono premiati, tra gli altri, il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ed il direttore vicario dell’ANSA Carlo Gambalonga. Dopo pochissimi mesi dall’assegnazione del Premio -continua il primo cittadino di Massa Lubrense- Federico Cafiero de Raho fu promosso alla Procura Nazionale Antimafia. Ora finalmente abbiamo colmato la lacuna ed approfittando della attribuzione della cittadinanza onoraria del magistrato al Comune di Meta, insieme al presidente della Fondazione Vervece abbiamo consegnato il premio e la statuetta della Madonnina del Vervece al Procuratore Nazionale Antimafia. Una grande soddisfazione per Massa Lubrense e per tutti noi anche in considerazione del fatto che, insieme alla Giuria, eravamo stati lungimiranti, infatti dopo pochissimi mesi dall’attribuzione del premio a Federico Cafiero de Raho fu attribuito il prestigioso e gravoso incarico di Procuratore Nazionale Antimafia. Una grande soddisfazione per la Penisola Sorrentina e per Meta che ha dato i natali alla suoi antenati. Ora -conclude Lorenzo Balducelli- speriamo di trovare l’occasione per far visitare Massa Lubrense al magistrato e di accompagnarlo presso lo scoglio del Vervece dove nella profondità del mare è custodita la statua della Madonnina”.
Molto significativa la motivazione con la quale è stato attribuito il premio, infatti la Giuria si è così espressa:
“Nella sua lunga e prestigiosa carriera in Magistratura ha onorato la Campania e l’Italia con spirito di abnegazione, intelligenza e disprezzo di ogni pericolo personale. Ha perseguito e braccato pericolosi delinquenti per tutelare ed affermare il diritto di ciascuno e dell’intera comunità alla sicurezza personale, alla civile convivenza, alla democrazia e alla libertà”.