PER UNA SANITA’ MIGLIORE IN PENISOLA SORRENTINA: ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 18 GIUGNO PER LA RIAPERTURA DEL PRONTO SOCCORSO DI VICO EQUENSE
In linea con lo stato di agitazione proclamato in contemporanea con la discesa in piazza di sabato 29 maggio, per denunciare i “guasti” della sanità locale , il Coordinamento delle Associazioni territoriali “Vas -Verde Ambiente e Società”, “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione”, “Conta Anche Tu”, i sindacati “Cub e Cisal”, e le “Guide Turistiche” aderiscono in pieno alla Manifestazione di venerdì 18 giugno alle ore 18.00, in Piazza Marconi, a Vico Equense “Per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale De Luca e Rossano”.
”Diritto alla Salute”, “Diritto alle Cure”, “Diritto alla Vita”, questi alcuni delle rivendicazioni dei cittadini vicani che si ritroveranno all’ingresso dell’ospedale di Vico Equense per chiedere una “Sanità migliore”.
“Dopo l’adesione e l’impatto mediatico e sociale della manifestazione di Sorrento, – scrive Giovanni Ponti professore di Patologia clinica presso la Facoltà di Medicina dell’ ’Università di Modena – un vero shock che ha risvegliato cittadini e istituzioni dormienti sul tema urgentissimo della sanità soppressa in penisola, il 18 giugno alle ore 18, una moltitudine di cittadini di Vico e dell’intera penisola sorrentina manifesterà l’indignazione e la rabbia anche per i recenti accadimenti ed incidenti che hanno patito grandemente e nefastamente dell’assenza e soppressione del PS vicano.
Martedì prossimo, – conclude il prof. Ponti – personalmente, incontrerò il Direttore Generale della Asl 3, dott. Sosto per chiedere i tempi della riapertura del PS, che fu chiuso temporaneamente per convogliare il personale sanitario presso il presidio di Sorrento, per avere lumi sul futuro dei presidi di Sorrento e Vico con e dopo la nascita dell’ospedale unico di Sant’Agnello”.
“Il Comitato per il diritto alla salute per una sanità pubblica che punti all’eccellenza – sottolinea Rosario Fiorentino – rappresentante della Confederazione di Base (Cub) –a non può accettare lo stato comatoso in cui versa la sanità peninsulare.