( di Mario De Angelis) – Nella serata di ieri 18 gennaio, qui a Sorrento, si è concluso l’incontro di una cinquantina di autonoleggiatori della Penisola Sorrentina, Costa d’Amalfi, Scafati e Napoli, buona parte dei quali associati alla Associazione Campana Noleggio Con Conducente (A.C.N.C.C.).
Le pesantissime ricadute della Pandemia sull’economia mondiale, stanno portando al collasso le aziende degli NCC, tanto di autovetture, quanto di bus. Dati alla mano, queste imprese sono ferme da un anno ormai e le loro decine di migliaia di dipendenti in tutta Italia, sono a casa.
Il Governo nazionale ha aiutato poco questo comparto, tanto che la Regione Campania ha fatto, in proporzione, addirittura meglio con aiuti economici a fondo perduto, la scorsa estate. Ma non può bastare a chi ha fatturato praticamente “zero” nel 2020 e si appresta ad affrontare il percorso ad ostacoli di questo 2021.
I mercati di riferimento fermi (USA e Gran Bretagna) e le crociere pesantemente colpite anch’esse, al momento solo agenzie di viaggio, tour operator e affini, possono sorridere per i lauti e spropositati ristori ricevuti, pari talvolta, a percentuali che nemmeno trovano riscontro, nei ricavi nella vita reale di tali aziende.
Ecco dunque la sperequazione dei ristori, ovvero l’ennesimo duro colpo assestato a coloro che pure vengono definiti “le ruote del turismo” e senza cui non ci sarà ripartenza dell’unica industria ancora in crescita in Italia.
L’ennesima sfida per un comparto che nella coesione e nell’associazionismo rafforzato, cerca le difese immunitarie che lo Stato gli nega.
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