All’epoca del rifacimento della pavimentazione stradale e risestimazione dei marciapiedi a piazza Angelina Lauro, piovvero proteste e critiche feroci, soprattutto da parte dei commercianti della zona, per la lunga chiusura dela strada che di fatto precludeva l’accesso ai negozi, bar, ristoranti.
Un “sacrifico” richiesto – erano in molti a dirlo – in attesa di miglioramenti definitivi della pavimentazione a passo con lo sviluppo della piazza.
A distanza di poco tempo, invece, stanno venendo a galla i soliti guai per l’esecuzione non a regola d’arte dei lavori e, soprattutto, per la messa in opera dei famosi sanpietrini ( cubetti di porfido), già in alcune zone letteralmente saltati dalla propria sede.
Chi rompe paga recita un vecchio adagio e così dovrebbe essere anche per lavori mal eseguiti e soprattutto per mancanza di efficienti controlli da parte dei tecnici comunali durante l’esecuzione degli stessi.
La storia si ripete: come per i lavori di rifacimento del Corso Italia, mai terminati e con enormi dislivelli nelle deviazioni stradali verso i vicoletti del centro storico, a pagare sono sempre i cittadini , soprattutto per il ricorso alle casse comunali per i lavori di rifacimento. Chi controlla il controllore? Speriamo una volta per tutte che a pagare siano i responsabili di tutto ciò.