Covid 19, “San Nicola pensaci tu”
( a cura di Miriam Perfetto) – Oggi 6 dicembre si festeggia San Nicola, protettore dei marinai, delle ragazze in “cerca di marito” e dei bambini. Non si hanno molte notizie su questo Santo, di Lui sappiamo che nacque intorno al 270 a Patara, in Licia, l’attuale Turchia, da genitori molto ricchi. Ben presto entrò in Monastero, divenne Arcivescovo di Mira dove morì e fu sepolto tra il 345 e il 352. Svariate le leggende su questo Santo, molto amato dai pugliesi, tanto da essere patrono di Bari. Si narra che il Santo avesse salvato dei marinai pugliesi da un naufragio e che questi, in segno di devozione, lo vollero nella propria patria come patrono. In quasi tutte le opere d’arte che rappresentano il Santo, si vedono tre sacchi o tre sfere di monete d’oro, che ci permettono di riconoscere San Nicola, quasi sempre vestito con la mitra e il pastorale, tipici attributi vescovili. L’immagine del Santo è il frutto di storie, leggende e sincretismi culturali. Si narra che un vicino di casa del Santo, caduto in miseria, non fosse più in grado di assicurare una dote alle tre giovani figlie. Le fanciulle sarebbero state abbandonate ad una vita di peccato se non fosse stato per il vescovo che, nottetempo, gettò attraverso la finestra tre borse piene d’oro che permisero loro di sperare di nuovo in un buon matrimonio. Da qui nasce la consuetudine di fare doni in segreto il 6 dicembre, la notte di san Nicola. Sempre a questo Santo si chiede di proteggere i bambini, il tutto è collegabile ad una narrazione molto dura e cruenta; pare che il proprietario di una taverna, avendo finito la scorta di carne in dispensa, avesse ucciso tre giovani ragazzi che gli avevano chiesto ospitalità, per poi servirli in pasto ai propri clienti. Il Santo riuscì a resuscitare le tre vittime e da allora viene invocato per dare protezione ai bambini. I racconti bene rappresentano l’iconografia di San Nicola e l’universo che si è creato tra il Santo e la cultura popolare.
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