E’ Natale a Marina della Lobra, la frazione simbolo della religiosità massese, amata e nostalgicamente ricordata “in terre assai luntane” da centinaia di emigrati .
A rendere particolarmente suggestivo quest’angolo di Paradiso, ci ha pensato un uomo delle Istituzioni, “ammmaliato” dalla bellezza dei luoghi e dall’azzurro del mare caro alle Sirene che vi elessero il proprio domicilio.
Giovanni Provenzano, luogotenente comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Massa Lubrense (venti chilometri di costa da Marina di Puolo al fiordo di Crapolla, attraversando Punta Campanella, spartiacque tra i Golfi di Napoli e quello di Salerno) è riuscito in poco più di un anno di comando a mettere insieme vecchi pescatori e giovani charteristi, locali imprenditori, diportisti della domenica e “vecchi signori”, per far rivivere storie e vecchie leggende, fede religiosa e senso di appartenenza in un angolo del territorio in profondo letargo nel perioso invernale.
Da due giorni Marina della Lobra risplende di luce propria Un albero natalizio a ridosso dell’arenile, luci delicate lungo il camminamento che porta alle vecchie case dei pescatori, una stella cometa, la stessa che due anni fa sullo scoglio del Vervece annunciava la nascita del Bambino Gesù, posizionata a ridosso dell’area di parcheggio con la punta rivolta verso lo scoglio e la sua Madonna sommersa, protettrice della gente di mare. Un’immagine insolita, carismatica, del vecchi borgo dei pescatori
A collaborare all’inziativa, che si spera riesca anche a riscaldare i cuori dei volti bruciati dal sole e dalla fatica, L’Ammnistrazione Comunale, imprenditori locali, il circolo Nautico Marina della Lobra, la Fondazione Vervece, la ditta Donnarumma.