L’intera comunità di Sant’Agata sui Due Golfi ha dato l’estremo saluto, sabato pomeriggio,condividendone insegnamenti di una vita vissuta eroicamente nel culto della famiglia, nella locale chiesa parrocchiale, a Loredana Guardione. L’ho conosciuta tempo fa, al comune di Massa Lubrense, durante la presentazione del “registro tumori” da parte dell’Asl. Era tra il pubblico. Con grazia, dolcezza e serenità particolari parlò a lungo della sua esperienza di giovane donna (aveva meno di quarant’anni), alle prese con un malattia particolarmente insidiosa, subdola, in parte sconosciuta tra quelle che rappresentano il male del secolo. Ne rimanemmo tutti affascinati e per la chiarezza dell’esposizione e per la determinazione con cui seguiva i vari protocolli alla ricerca di quello “giusto”. Ci sentimmo nei giorni successivi e parlai della sua esperienza su un giornale regionale che si occupa di sanità.
Non ce l’ha fatta.
Nella testimonianza delle sue amiche più care che hanno vissuto da vicino il suo dramma di moglie, di mamma (ha due splendidi figli, Vittoria di 18 anni e Lorenzo di 14), ha combattuto la sua battaglia per la vita fino all’ultimo giorno.
La compostezza dei figli, del marito, della sua famiglia durante la celebrazione del rito funebre, memoria religiosa di una giovane donna, costituiscono eredità insostituibile di una mamma particolare .