Una task force delle forze dell’ordine per sequestrare ombrelloni e lettini su area demaniale libera.
Si tratta di un sequestro con numeri da titoloni da giornale ( 450 lettini, una quarantina di basamenti di ombrelloni in cemento, alcuni ombrelloni) quello eseguito questa mattina su una parte della costa della Pignatella, a Marina di Puolo, da Capitaneria di Porto, Guarda di Finanza e Carabinieri.
Zona destinata a libera fruizione ma occupata preventivamente, per l’appunto, dai proprietari di una sovrastante area agricola con annesso giardino, adibito a parcheggio auto, in”deroga” a tutte le norme antiquinamento, grazie ad un’ordinanza sindacale che ne autorizza detto uso.
Una vicenda quella della Pignatella che si trascina da anni fra denunce di ambientalisti, ordinanze sindacali di sequestro dell’area, impugnate con successo al Tar dai proprietari del fondo, messa in sicurezza del costone sovrastante con sganciamento di massi e “spianamento” dell’area destinata alla balneazione , totale “privatizzazione” che prevede anche un “biglietto” d’accesso in contrasto con le leggi nazionali di libero accesso lungo la costa demaniale.
A tutto questo, si aggiunga poi un vero e proprio servizio “navette” con l’uso di tre “Ape car”, dal parcheggio alla spiaggia, lungo una strada priva di qualsiasi autorizzazione, con paurose pendenze dalle 8.00 del mattino fino alle 01,00 di notte.
Di tale “servizio” esiste dettagliata denuncia alla Procura, al Comando Vigili Urbani ed al sindaco di Sorrento a firma di residenti a Puolo stanchi di notti e pomeriggti in bianco per la rumorosità dei mezzi e dall’impossibilità di raggiungere le proprie abitazioni per l’ occupazione continua della stradina (pedonale), a senso unico. Che sia diventata Marina di Puolo una località franca (in zona esistono numerosi casi di abusivismo edilizio mai portati a demolizione, così come qualca residenza in abitazione non censita) dove le leggi dello Stato italiano non vengono applicate?.