Guidone a mezz’asta sull’albero del circolo Nautico Marina della Lobra a Massa Lubrense.
Un gesto simbolico e malinconico per ricordare il notaio Carlo Iaccarino, uno dei grandi e prestigiosi soci del glorioso sodalizio, scomparso ieri, dopo una vita dedicata alla professione, ed al sociale , “che ha assistito – come scrive oggi il Mattino – al boom economico del miracolo italiano degli anni ’60 ed ha seguito le trasformazioni dell’economia nazionale“.
Carlo Franco, memoria storica del giornalismo regionale, sul blog di Lello Acone, ne tratteggia in particolare la figura umana: “ha avuto oltre gli affetti familiari, due amori, anzi tre: Napoli, i profumi e i sapori della costiera sorrentina (era nato a Piano di Sorrento ed era di casa a Massa) e il corpo Consolare del quale è stato per anni solerte segretario. Giù a Marina della Lobra, sulle tavole del Circolo nautico ma anche sulla banchina con gli ultimi pescatori, trascorreva beato il suo tempo libero e raramente si concedeva una passeggiata lungo la costa a bordo della barca del figlio Giancarlo”.
C’erano tutti, stamattina a Napoli, durante la celebrazione del rito funebre nella chiesa della SS. Trinità in via Tasso, per rendere testimonianza cristiana dell’affetto e riconoscenza verso Carlo ed i suoi familiari: gli amici, quelli di sempre del Circolo Nautico Marina della Lobra (presieduto dal figlio Giancarlo), in rappresentanza di tutti i soci, l’avv. Maurizio de Dominicis, l’ing. Guido Ianzillo, il dott. Michele Valiate, l’ing. Mimmo Beone , rappresentanti del Comune di Napoli, del Corpo Consolare, della grande famiglia dei Notai napoletani. “In questo momento – ha commentato commosso l’avv. Maurizio de Dominicis – perdiamo un uomo, un amico di enorme spessore che sarà per noi sempre un riferimento morale, professionale ed un esempio che resterà vivo sempre”.