Malamore di Onofrio Brancaccio una dedica a chi in questi giorni di convivenza forzata soffre di “malamore”
In giorni in cui si è costretti a stare in casa, può accadere che la convivenza non porti i buoni frutti che si spera ma esacerberi delle relazioni che non possono esser tali. Questa è la motivazione che ha spinto il regista Onofrio Brancaccio ad “aprire” il suo docufilm “malamore – storie di passione e d’inferno” a chiunque abbia voglia di vederlo e riflettere su un problema che sembra lontano da noi ma non lo è!
Dal 3 al 5 Aprile su Vimeo al link : https://vimeo.com/402731957
Con Fabio de Caro e Laura Amalfi e con il contributo specialistico di Paolo Crepet, Roberta Bruzzone, e Raffaele Sperandeo.
Malamore scritto da Felicio Izzo con Francesco Caolo e Onofrio Brancaccio è un docufilm che racconta, in maniera diversa dal tradizionale, il terribile incubo dello stalking. Di taglio cinematografico, da vita ad un racconto commovente, a tratti crudo, che lascia lo spettatore scosso, ma allo stesso tempo arricchito da una nuova consapevolezza: lo stalking esiste, è sempre esistito, ma spesso non viene riconosciuto. Familiari, amici e a volte le stesse vittime spesso sottovalutano comportamenti che di normale non hanno nulla. Comportamenti che possono essere definiti con un solo termine: criminali. Tutti, però, hanno un comune denominatore: l’amore. Quasi sempre lo stalking nasce da una storia d’amore. Non importa se corrisposta. Lo stalker -almeno inizialmente- ama. Poi, succede qualcosa. Un rifiuto, un allontanamento, e la follia prende il sopravvento. Con l’aiuto dei maggiori professionisti del settore, cerca di indagare nel profilo del carnefice. Cosa lo spinge ad agire in tal modo? Cosa si nasconde dietro i suoi comportamenti?
Dalle vive voci dei protagonisti storie vere. Storie da incubo. Tutte diverse, tutte accomunate da una inspiegabile follia. In alcune lo stalking non è stato immediatamente riconosciuto e la vittima ha accettato passivamente di vivere in incubo. In altre la vittima ha reagito trovando un ostacolo in chi credeva alleato: la propria famiglia. Storie drammatiche, spesso vicine ad un epilogo drammatico. Tutte, però, hanno all’orizzonte un sofferto e agognato lieto fine. Perché lo stalking si può combattere. Malamore non è solo un film. È uno spunto di riflessione, è uno strumento per chi vuole uscire da un incubo ma da solo non ne ha la forza.