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ARCIDIOCESI DI SORRENTO-CASTELLAMMARE DI STABIA: LO SVOLGIMENTO DELLA SETTIMANA SANTA - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

ARCIDIOCESI DI SORRENTO-CASTELLAMMARE DI STABIA: LO SVOLGIMENTO DELLA SETTIMANA SANTA

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Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia Curia Arcivescovile

Ai Sacerdoti e ai Diaconi, ai Religiosi e alle Religiose ai Seminaristi dell’Arcidiocesi

“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. (Gv 13, 1)

Carissimi,
l’approssimarsi della Settimana Santa ha già da giorni acceso dentro di noi una domanda che abbiamo certamente condiviso con alcuni rendendola motivo di riflessione comune, avvertendone tutto il peso e la fatica: “Come celebreremo la Pasqua?” Ancor più oggi, raggiunti da indicazioni chiare circa il tempo dell’emergenza che durerà almeno – con il tono che viviamo in questi giorni – fino al 14 aprile, abbiamo da guardare alla celebrazione della Settimana Santa e della Pasqua nella consapevolezza che non potremo farlo con le nostre assemblee, ma in altro modo, diverso ma che porti nel silenzio, nell’invocazione e nell’attesa della luce il grido di questo tempo che il mondo sta vivendo.
Perché questo tempo che può sembrare disperso e frammentato possa essere il più possibile armonizzato nella comune Liturgia dell’unica comunità ecclesiale, forniamo alcune indicazioni che riteniamo necessarie per l’armonia dei diversi piani:
L’arcivescovo.
Celebrerà i riti della Settimana Santa nella chiesa dei Santi Ciro e Giovanni (chiesa parrocchiale) in Vico Equense; la scelta è legata all’evitare “spostamento” oltre Comune, che se pur in questo caso autorizzabile, lo si ritiene non necessario.
Offrirà la catechesi al popolo di Dio che è in Sorrento-Castellammare di Stabia in preparazione alla Settimana Santa, il 2 aprile, giovedì della quinta settimana di quaresima.
Accompagnerà il cammino della comunità diocesana in tempo di pandemia con le riflessioni sulla Parola di Dio:
Domenica delle Palme ore 10:30; Giovedì Santo ore 17:30; Venerdì Santo ore 17:30;
Sabato Santo ore 20:30; Domenica di Pasqua ore 10:30.
L’orario scelto per le riflessioni dell’Arcivescovo è legato agli orari delle celebrazioni del Santo Padre: saranno l’aiuto per entrare nella preghiera personale e familiare.

Il clero.
Tra le iniziative proposte in questo tempo di emergenza, da tanti è stata posta una particolare attenzione alla celebrazione dell’eucarestia in streaming, per poter offrire alle comunità l’occasione di sentirsi “a casa” nonostante la lontananza fisica. Per le celebrazioni della Settimana Santa, da Domenica delle Palme al giorno di Pasqua, chiediamo a ciascun sacerdote, (anche se questo potrebbe sembrare difforme da altre indicazioni o suggerimenti che ci raggiungono) di non celebrare in streaming né di pubblicare in differita video di tali riti: la complessità delle celebrazioni, le modalità particolari (sulle quali ritorneremo) e in particolare la possibilità di offrire anche tecnicamente una proposta ottimale, ci spingono a chiedere ciò a ciascuno di voi.

Inviteremo le comunità a seguire le celebrazioni del Santo Padre; come abbiamo tutti sperimentato e raccolto come eco entusiasta dai nostri fedeli, sono occasioni di grande intensità e di grande aiuto alla preghiera. (All.1 – orario delle celebrazioni del Papa) Dalla Conferenza Episcopale Italiana e ancor prima dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, abbiamo ricevuto indicazioni circa il possibile numero delle persone ammesse alla celebrazione dei riti della Settimana Santa (Oltre al sacerdote presidente, un diacono, chi serve all’altare, un lettore, un cantore, un organista ed eventualmente due operatori per la trasmissione). La proposta della Conferenza Episcopale Italiana ha trovato nella serata di ieri 27 marzo, accoglimento da parte del Ministero dell’Interno. Stando alle indicazioni il sacerdote presidente si può ritrovare con un gruppo di 6 persone che assicurino lo svolgimento della celebrazione. A questo riguardo la nostra Chiesa propone al clero di ritrovarsi in piccoli gruppi (non più di sette – compreso il presidente) per le celebrazioni del Triduo e della Pasqua.

Chiaramente la possibilità di ritrovarsi con i confratelli concelebranti esclude dalla partecipazione eventuali presenze di laici per il servizio liturgico (a riguardo si tenga presente l’eventuale partecipazione dei seminaristi).

Nel caso in cui i sacerdoti dovessero scegliere la “concelebrazione” si raccomanda la massima attenzione
 a non superare il numero indicato;
 a rispettare le distanze anche stando intorno all’altare;
 ad omettere il segno di pace;
 a comunicarsi al Sangue di Cristo nella forma dell’intinzione.

Si ricorda a tutti che per il Sacramento della Riconciliazione ci si attiene alla forma prevista dal can 960 CJC (Confessione individuale).
I parroci abbiano una particolare attenzione che non avvengano assembramenti di persone con l’intenzione di ritrovarsi per espressioni di pietà popolare.

Le comunità parrocchiali.

Tante e diverse iniziative sono state pensate e proposte da tutti noi senza mai far mancare vicinanza e presenza alle nostre comunità; i ragazzi, i giovani, gli adulti e gli anziani si sono sentiti accompagnati nel tempo dell’emergenza; i poveri hanno potuto constatare come, se pur tra tante difficoltà ci siamo adoperati per “conservare” il cuore aperto e in tante occasioni aperto ancora di più.
La preghiera in famiglia è stata sin da subito la scelta principale operata dalla nostra Chiesa, pertanto saranno offerti sussidi per la celebrazione in famiglia della Domenica delle Palme, dei singoli giorni del Triduo e del giorno di Pasqua.

Le famiglie saranno invitate a seguire la catechesi e le riflessioni dell’Arcivescovo, che come già anticipato, si terranno 30 minuti prima delle celebrazioni del santo Padre.

Ben consapevoli della richiesta legittima delle comunità e dei singoli a “sentire la voce” dei propri pastori, e a ritrovarsi anche solo virtualmente nella propria chiesa, lasciamo facoltà ai singoli parroci di offrire alle proprie comunità altri spunti di preghiera, scritti, audio o video, che però non si sostituiscano o sovrappongano con le celebrazioni del Papa e le riflessioni dell’Arcivescovo.

Le comunità religiose
Un particolare sostegno di preghiera, di supplica e di adorazione è chiesto in questo tempo di pandemia; la stessa rinuncia alla celebrazione dei misteri, che da tempo accompagna il cammino di tanti e di tante in particolare, sia l’occasione per gridare con maggior ardore la sete e la fame che il popolo ha di Dio, di bene e di pace.
La celebrazione della Domenica delle Palme e della Domenica di Pasqua resta consentita solo per le comunità in cui il sacerdote vive all’interno della casa. In ogni caso non potranno essere celebrate la Messa in Coena Domini, l’Adorazione della Croce e la Veglia Pasquale se non nelle chiese Cattedrali e parrocchiali.

Il libro dell’Esodo, mentre invita il popolo alla cena pasquale ed in particolare alla consumazione dell’agnello, utilizza un’espressione, che nella sua sinteticità mi piace raccogliere:
Ecco in qual modo lo mangerete!”: celebreremo nel modo seguente i riti della Settimana Santa:
Domenica delle Palme:
Nella celebrazione presieduta dall’Arcivescovo venga assunta la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma.
Nelle celebrazioni nelle chiese parrocchiali l’ingresso del Signore in Gerusalemme viene commemorato in forma semplice secondo la terza forma
del Messale Romano e quindi senza il rito di benedizione delle palme.

Giovedì Santo:
Durante la celebrazione siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo, senza preparazione dell’Altare della Reposizione.

Venerdì Santo:
Riprendendo l’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12) si invia in allegato il testo per la preghiera “per i Tribolati” (num. X della Preghiera Universale) ed una ulteriore intenzione per coloro che si trovano in situazione di smarrimento, i malati, i defunti (da aggiungere a quelle previste dal Messale Romano). (All.3)
L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente.

Veglia pasquale
Sia celebrata esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali. Per l’“inizio della veglia o Lucernario” si omettono l’accensione del fuoco, la preparazione del Cero (si provveda prima della celebrazione) e la processione. Si accende il Cero e si esegue l’annunzio pasquale (Exsultet). Segue la Liturgia della Parola. Non si celebrino i battesimi e per la Liturgia Battesimale si mantenga soltanto il rinnovo delle promesse battesimali omettendo la benedizione dell’Acqua Lustrale.
Per quanto concerne la celebrazione della Messa crismale, da celebrarsi in altra data, attenderemo indicazioni dalla Conferenza Episcopale che provvederà ad offrire “un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi di Roma”.
Il Direttore dell’ufficio Liturgia e Ministeri Il Vicario Generale
P.S.
A scelta dei singoli in indirizzo che ricevono questa comunicazione, le indicazioni fornite potranno essere condivise con i fedeli.

Allegato 1
N. 0187
In seguito alla straordinaria situazione che si è venuta a determinare, a causa della diffusione della pandemia da COVID-19, e tenendo conto delle disposizioni fornite dalla Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con Decreto in data 25 marzo 2020, si è reso necessario un aggiornamento in relazione alle prossime Celebrazioni Liturgiche presiedute dal Santo Padre Francesco: sia in ordine al Calendario, sia in ordine alle modalità di partecipazione.
Si comunica, pertanto, che il Santo Padre celebrerà i Riti della Settimana Santa all’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro, secondo il seguente calendario e senza concorso di popolo:
5 aprile 2020, ore 11
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa
9 aprile 2020, ore 18
Giovedì Santo
Santa Messa nella Cena del Signore
10 aprile 2020
Venerdì Santo
ore 18: Celebrazione della Passione del Signore
ore 21: Via Crucis (sul Sagrato della Basilica di San Pietro)
11 aprile 2020, ore 21
Sabato Santo
Veglia pasquale nella notte santa
12 aprile 2020, ore 11
Domenica di Pasqua – Risurrezione del Signore
Venerdì 27.03.2020
Calendario delle Celebrazioni Liturgiche della Settimana Santa presiedute dal Santo Padre Francesco (Aggiornamento)

Santa Messa del giorno
Al termine della Santa Messa il Santo Padre impartirà la Benedizione «Urbi et Orbi». [00419-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0187-XX.01]

ALLEGATO 3
X. Per i tribolati
Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,
forza e sostegno agli operatori sanitari,
speranza e conforto alle famiglie,
salvezza eterna a coloro che sono morti.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore,
sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente: salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo,
medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti. Per Cristo nostro Signore
XI. Per chi soffre a causa di questa pandemia
Preghiamo per tutti coloro che sentono smarrire la speranza in questo tempo di dura prova,
perché alimentando la fede nel Signore Dio nostro
possano sperimentare consolazione nel suo amore
e aiuto concreto in ogni fratello.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno,
che non abbandoni coloro che in te si rifugiano visita il tuo popolo smarrito e provato,
concedi all’umanità afflitta da questa pandemia
di superare con fiducia e responsabilità la tempesta, per tornare a cantare insieme,
con rinnovata gioia, le tue lodi.
Per Cristo Nostro Signore

Gaetano Milone

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