Sorrento celebra la fine delle festività natalizie lunedì 6 gennaio, come è tradizione da anni, invasa dai prestigiosi Fanti Piumati cari a La Marmora.
Ad attraversare a passo di corsa le principali strade cittadine, , la Fanfara ed il Picchetto della pluridecorata 8^ Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta. Presenti, tra gli altri, il presidente facente funzioni dell’Associazione sorrentina “Quintino Gugliucci” Carlo Incoronato con numerosi soci, i Presidenti Regionale e Provinciale delle Associazioni Bersaglieri con folte rappresentanze di Montella, Monte di Procida e Capua ed esponenti di altre Associazioni di categoria.
La manifestazione avrà inizio alle ore 10.15 con la partenza della Fanfara da piazza lAngelina Lauro per raggiungere Piazza Sant’ Antonino e di quì, in corteo per Piazza Vittorio Veneto per la deposizione della corona di alloro ai piedi del Monumento ai Caduti. Alle ore 11.50 la Fanfara sfilerà per le strade cittadinee dopo una breve sosta presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia, attraverso il corso Italia, si si porterà in Piazza Tasso per esibirsi in concerto sul palco, per gli auguri alla città.
Successivamente presso la sala Carlo Di Leva dell’Azienda di Soggiorno in via Luigi DiMaio, verrà ricordata la figura dello scomparso Presidente dell’Associazione “Quintino Gugliucci” Nicola Buonocunto appassionato e professionale organizzatore delle passate edizioni della manifestazione.
Breve storia dei Bersaglieri.
A seguito della proposta del generale Alessandro La Marmora, è istituito il 18 giugno 1836 il Corpo dei Bersaglieri con il compito di svolgere servizio di esplorazione e missioni di carattere ardito.
Le prime quattro compagnie che confluiscono nel I battaglione sono formate, rispettivamente, nel luglio 1836 (1^), nel gennaio 1837 (la 2^), nel gennaio 1840 (la 3^) e nel febbraio 1843 (la 4^). Un secondo battaglione si forma nel 1848 alla vigilia della guerra.
Con il trascorrere degli anni aumenta il numero dei battaglioni: 10 nel 1852, 16 nel 1859, 27 nel 1867 e nel 1861, divenuti 36, sono riuniti in sei comandi di reggimento con compiti amministrativi e disciplinari.
Protagonisti della presa di Roma del 20 settembre 1870, i battaglioni perdono l’autonomia operativa assunta dal 1° gennaio 1871, dai reggimenti che sono portati a 10. Dal 1882 passano su quattro battaglioni ciascuno.
Con l’ordinamento 1910 presso ogni reggimento si forma un battaglione ciclisti, soppresso poi nel marzo 1919. Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-18) il Corpo è ordinato in due divisioni speciali, 7 brigate, 21 reggimenti e 5 battaglioni autonomi.
Nel 1924 i 12 reggimenti rimasti in vita sono trasformati in ciclisti, organico che poi è variato nel 1936.
Nel corso del secondo conflitto mondiale i reggimenti bersaglieri sono inquadrati nelle divisioni corazzate, motorizzate e celeri. Combattono su tutti i fronti dando prova di capacità e dedizione. Dirà il Feldmaresciallo Rommel comandante dell’Armata Italo Tedesca in Africa Settentrionale “…il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco…”
Presenti nella guerra di liberazione con il 4° reggimento ed il battaglione “Goito”, già nel 1946 avviene la ricostruzione del 3° reggimento cui fa seguito nel 1949 quella dell’8° che nel 1986 darà vita alla Brigata bersaglieri “Garibaldi”.
Attualmente i reggimenti sono 6 e le loro Bandiere sono decorate di 7 Croci di Cavaliere dell’O.M.I., 10 Medaglie d’Oro, 8 Medaglie d’Argento, 26 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di 1 Medaglia d’Oro e 3 d’Argento al Valore dell’Esercito.
FESTA: 18 giugno – anniversario della costituzione della Specialità (1836).