La coppia nella vita e nell’arte costituita da Rosalba Spagnuolo, cantante e attrice, e Francesco Cesarano, chitarrista e compositore, pregiatissimi cultori, in cinquant’anni di ininterrotta carriera, della esecuzione, del recupero e della valorizzazione del teatro e della canzone classica napoletana, hanno dato vita a Piano di Sorrento nella settimana pre-natalizia a uno spettacolo-evento da loro stessi scritto e diretto, con brani musicali e poesie e racconti natalizi, dal titolo “Mo vene Natale…nun tengo…”, con la collaborazione, quale voce recitante, del dottor Carlo Alfaro, e l’intervento come ospiti dell’attore Benito Gaudino Raimo e dell’artista Michele De Angelis nelle vesti di un augurale Babbo Natale porta-fortuna. Il racconto in musica e parole sembrava nato per essere rappresentato in una Chiesa, e il Sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, e l’Assessore alle Attività culturali e Iniziative Speciali, Carmela Cilento, hanno scelto di rappresentarlo in una location di grande raccoglimento e prestigio storico, la Chiesa della Misericordia annessa al Convento delle Suore agostiniane, sita in Via San Michele in adiacenza della Basilica di San Michele. Il monastero di clausura-conservatorio fu edificato nel 1592 per una donazione di Eufemia Piccolo, che ne fu anche la prima direttrice, e la cui figlia Giovanna fu una delle prime suore dell’ordine agostiniano del Piano. Il complesso religioso fu costruito con il sostegno dell’Università del Piano, affinché ospitasse le giovani suore povere. La rappresentazione ha raccontato la storia del presepe napoletano e delle tradizioni natalizie attraverso inserti recitati e brani musicali che invitano alla condivisione di emozioni e ricordi pescati dalla memoria familiare. Con la sua voce cristallina e modulata e la valida chitarra del coniuge ad accompagnarla, Rosalba ha spaziato tra i primi canti natalizi nati come filastrocche quale “Mo vene Natale”, alle nenie e ninne-nanne originatesi con funzioni liturgiche in ode a Gesù bambino, come “Quanno nascette Ninno”, “Nascette il Messia”, a cantici delicati come “Viene suonno”, alla vivacissima “Canzone di Ranzullo e Sarchiapone”, a tutto il repertorio natalizio italiano con “Santa Allerezza”, “Rosa d’argento, rosa d’amore”, “Duorme Gesù”, “Stella d’argento”, “La leggenda del lupino”, “Festa”, “Noena Noena”, per finire a far cantare in coro tutto il pubblico con “Tu scendi dalle stelle”. Le canzoni sono state contrappuntate da simpatici “botta-e-risposta” tra la Spagnuolo e Alfaro per raccontare la nascita del presepe con San Francesco d’Assisi, la sua diffusione, gli allestimenti in epoca borbonica, lo sviluppo della Cantata dei pastori, il significato allegorico dei personaggi del presepe, e da poesie in spirito natalizio interpretate da Carlo e Rosalba. Dopo aver discusso con Carlo dell’identificazione del presepe con Napoli, Rosalba ha omaggiato la città con il capolavoro di Pino Daniele, “Napul’è”. In omaggio alla città ospitante, i maestri hanno eseguito nel finale, per la prima volta, il brano “Piano ‘e Surriento” del Maestro Franco Russo. Prendendo il microfono per salutare la cittadinanza, l’assessore Cilento ha plaudito allo spettacolo “che genera luce, entusiasmo, calore, facendoci sentire vicini e aperti alla vita come auspica lo spirito natalizio”. Ospiti di pregio che hanno ulteriormente arricchito la scena, l’attore e scrittore Benito Gaudino Raimo, che ha letto un suo significativo commento sulla donna, che è impegnato a tutelare con la sua arte, e l’artista, fotografo, video-maker, blogger Michele De Angelis, il più dolce Babbo Natale d’Italia.
Carlo Alfaro
Foto: Lina e Michele De Angelis