MASSA LUBRENSE, CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLA LOBRA: MESSA IN SUFFRAGIO DELLE VITTIME DEL MARE E BENDIZIONE DEL BAMBINELLO DEL VERVECE

MASSA LUBRENSE, CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLA LOBRA: MESSA IN SUFFRAGIO DELLE VITTIME DEL MARE E BENDIZIONE DEL BAMBINELLO DEL VERVECE

MASSA LUBRENSE, CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLA LOBRA: MESSA IN SUFFRAGIO DELLE VITTIME DEL MARE E BENDIZIONE DEL BAMBINELLO DEL VERVECE

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Una cerimonia semplice, quella di stamattina nel Santuario di Maria Santissima della Lobra, in suffragio dei marinai scomparsi, dei sub che “hanno perso la vita in mare”, così recita una pietra sullo scoglio del Vervece, degli innnammorati della Vergine sommersa del Vervece e, la benedizione del bambinello Gesù, che in questi giorni verrà collocato ai piedi della statua sommersa. A celebrare la Santa Messa fra Antonio Ridolfi, padre guardiano del convento della Lobra, assistito dal devoto Carmine Berton. Dopo il breve saluto del presidente dellaFondazione Vervece, Gaetano Milone, che ha spiegato, tra l’altro, il significato della Celebrazione in suffragio dei tanti appassionati e lavoratori del mare legatissimi alla Madonnina sommersa del Vervece, Rosario Di Nota, poeta sorrentino  in lingua napoletana, ha declamato “Uno scugnizzo a Betlemme”,  un vecchia poesia dell’indimenticato poeta massesse, Saverio Mollo, legatissimo ai frati del cinquecentesco convento della Lobra. Ad assistere alla cerimonia, fra gli altri, Maria Rosaria ed Enrico Gargiulo, attori protagonisti della posa della prima madonnina sommersa nel lontano 1975, l’anno dopo il record del mondo di profondità in apnea (-87mt.) ottenuto da Enzo Maiorca al largo del Vervece,  il sommozzatore della Guardia di -Finanza, Toni Maresca ed i colleghi della tenenza di Massa Lubrense,  in compagnia della signora Vallanzuolo, moglie dello scomparso maresciallo Vincenzo, ricordato con una targa sulla parete emersa dello scoglio del Vervece, una prestigiosa e graditissima rappresentanza del nucleo sommozzatori caabinieri di Napoli, coordinati dal maresciallo Sandro Bucalo con il vice comandante in compagnia di un collega, il dott. Franco Pacciolla e la moglie Marisa, figliuola del prestigioso palombaro della “Regia Marina”, “Pappuzzo”, il comandante Giancarlo Antonetti presidente dell’associazione “Vel’a tarchia”, il Presidente dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”, Michele Giustiniani, il priore dell’Arciconfraternita dl SS. Rosario di Sorrento, Carlo Incoronato, l’ing. Liberato Mollo, il giornalista Gaetano Maresca e signora, l’operatore e fotografo Michele De Angelis, Giovanna Milone,  Melania Mollo e consorte, Enzo Carratù, Melania De Martino. Condizioni meteo marine permettendo (la costa della penisola sorrentina è stata sconvolta in questi giorni da una terribile mareggiata che in parte ha anche ostruito l’ingresso del porto di Marina della Lobra),  il bambinello Gesù, opera dell’artista Giusi Milone, gelosamente custodito nella Chiesa della Lobra, benedetto subito dopo la celebrazione della Messa,da padre Antonio Ridolfi, verrà collocato ai piedi della madonna sommersa del Vervece nei giorni 27-29 dicembre.

Gaetano Milone

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