Centrotrenta anni di Eav, anno di fondazione 1889. Un anniversario ai cui festeggiamenti dovevano partecipare i vecchi dipendenti della storica azienda di trasporti campana ma non uno dei responsabili del “trapasso” della Circum da ferrovia “modello”( i vecchi dipendenti e gli stessi passeggeri regolavano l’orologio all’arrivo del treno) a vergogna internazionale di disservizio pubblico. Invece sul palco a piazza Angelina Lauro è salito Umberto De Gregorio che tra uno sguardo al telefonino e l’altro allo speacker che gli passava il microfono aveva la faccia tosta di festeggiare lo scandalo Eav ricevendo una torta con la ricostruzione in 3D del nuovo trenino di Eav (vanno di moda sotto l’albero di Natale) . Oggi puntualmente (non è una metafora) il treno dei pendolari, dei veri lavoratori che si svegliano all’alba per raggiungere Napoli e guadagnarsi da vivere ( non percependo lo stipendio di De Gregorio da grosso manager (del nulla), quello delle 06,49 non è partito. Causa?, a sentire i bene informati guerre interne tra lavoratori con stipendi faraonici per salti di qualifica. A pagarne le consequenze ancora una volta l’utenza, quella formata da studenti che perdono le lezioni, da lavoratori in ritardo sul posto di lavoro, da quanti devono raggiungere la capitale e perdono le coincidenze con i treni della vera Ferrovia.
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