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Occhi viola di Fabio Mundadori: alla Libreria Tasso Sorrento lunedi 16 si trema di paura! - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

Occhi viola di Fabio Mundadori: alla Libreria Tasso Sorrento lunedi 16 si trema di paura!

Occhi viola di Fabio Mundadori: alla Libreria Tasso Sorrento lunedi 16 si trema di paura!

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Occhi Viola

di Fabio Mundadori

Bacchilega editore

Serie Zero- solo storie nere

Genere:  Giallo, Noir, Thriller, Horror

Lunedì 16 settembre 2019 dalle ore 19:30 alle 20:30

Libreria Tasso

Piazza Angelina Lauro, 18/19, 80067 Sorrento

Dialogano con l’Autore: Carlo Alfaro (cultural promoter), Adele Paturzo (giornalista), Giuseppe Petrarca (scrittore). Media partner: Mda set comunications di Lina e Michele De Angelis.

La trama

Nella bellissima campagna emiliana, sorge un’antica e sinistra chiesa sconsacrata, la Pieve Rossa, sede di macabri riti satanici, misteriosamente collegata a una casa di cura che sta per essere demolita e a un dipinto di una giovane dagli inquietanti occhi viola custodito da una potente famiglia di possidenti del luogo. Una pericolosa setta demoniaca, I Legati di Satana, vuole uccidere a tutti i costi Ranieri, un ragazzino 11 anni, che in una notte di luna piena, invece di restarsene in paese con i suoi amici Marco e Daniele a guardare la partita di coppa alla tv, preferisce avventurarsi all’interno della Pieve Rossa, in barba a tutte le raccomandazioni, e vede qualcosa che non deve che firma la sua condanna a morte e innesca la sequenza di eventi che porterà alle indagini, coordinate dal commissario Sammarchi. Catapultato dalla grande città in un piccolo paese di campagna per risolvere quello che sembra semplicemente un caso di omicidio, il commissario si troverà a districare una complessa matassa di eventi misteriosi che si snoda lungo molti anni. Il commissario Sammarchi si differenzia molto dal clichè tipico del commissario del giallo italiano: è una persona qualsiasi, un po’ ruvido, con un’intelligenza sopra la media. Affiancato dal tenente Musolesi, ufficiale a capo della locale caserma dei carabinieri, Sammarchi dovrà far capo a tutto il suo acume per mettere a posto i tasselli di una vicenda nella quale niente è davvero come sembra. Vera protagonista del romanzo è Viola, la misteriosa ragazza del dipinto, morta cinque anni prima in circostanze mai chiarite, che sembra tornata dall’oltretomba proprio per vendicare la propria scomparsa. Tutta la vicenda si svolge sotto l’onnipresente sguardo dei Palmieri: la ricca famiglia che, guidata dal vecchio Emiliano, da decenni esercita il proprio potere su tutto il territorio circostante. Il romanzo è un turbine di idee, situazioni, colpi di scena, emozioni, flash-back e ritorni al presente, susseguentisi come lampi in brevi e vertiginosi capitoli dal ritmo serrato in un crescendo di tensione. Nella precedente raccolta di racconti, “Io sono Dorian Dum”, già c’era il commissario Sammarchi, con gli stessi temi e atmosfere tra il noir e il mistery. Il messaggio sembra essere che “nella vita nessuno è mai completamente innocente” e “la realtà non esiste”, come l’autore ama spesso dire. Fabio ha il dono di uno stile narrativo scorrevole e coinvolgente e la capacità di trasmettere al lettore curiosità e suspense.

L’autore

Fabio Mundadori nasce a Bologna (cui è rimasto profondamente legato) il 16 gennaio 1966, ma vive a Latina, dove si occupa di sistemi e sicurezza informatica. Ha sempre amato la lettura (“si può dire che ho imparato prima a leggere che a parlare, ho un ricordo chiaro di me stesso in prima elementare che leggo Topolino seduto su un muretto, mentre i miei compagni giocano a calcio”) e, dice, “pur cercando di leggere di tutto ho sempre preferito la fantascienza, l’avventura e il giallo, formandomi con scrittori come Salgari, Verne, Doyle e Asimov ma anche Dan Simmons, Valerio Evangelisti, Robert E. Howard e William Gibson”. Ama anche i fumetti e il cinema che, attraverso registi come Tim Burton, Ridley Scott, George Lucas e Steven Spielberg, gli ha insegnato “la grammatica del trasmettere emozioni”. Dice di essere stato colpito in tenera età dal Morbo di Asimov, il grande scrittore e biochimico russo naturalizzato statunitense del ‘900 che fu prolifico autore, circa 500 volumi pubblicati, tra argomenti scientifici, polizieschi, fantascienza umoristica e letteratura per ragazzi: “Ho amato ogni suo romanzo o racconto, spero un giorno di poter acquisire un decimo della sua padronanza nel raccontare”. Mundadori scrive di giallo, thriller, fantascienza e horror dando più volte prova di amare la contaminazione tra generi. Scrive da sempre: “il piacere di scrivere è qualcosa che mi accompagna da molto tempo: se vado indietro nel tempo mi rendo conto che scrivere un tema è una cosa che mi ha sempre stimolato e difficilmente mi è capitato di non saper davvero cosa scrivere. Piuttosto c’è stato un momento chiaro in cui ho deciso di far leggere ciò che scrivevo e questo è accaduto grazie a un blog che avevo aperto sulla ormai defunta piattaforma Splinder”. Ha iniziato scrivendo racconti, apparsi in diverse antologie e vincitori di premi. Nel 2010 ha pubblicato “Il faro” nell’antologia “Virtù e Peccato” (Arpanet). Ancora nel 2010 pubblica la sua prima antologia personale “Io sono Dorian Dum”, edita da EGO Edizioni, che riscuote lusinghiero successo. Il suo primo racconto “Eroi” viene premiato nel 2006 a Fondi (Premio letterario “Ieri Oggi Domani”). Nel 2008 ha vinto la seconda edizione del premio “Giallolatino” con “Notti di Luna Iena” e nel 2011 il premio letterario “Garfagnana in giallo”. Fa parte del gruppo letterario pontino “I duri della Palude”. “Occhi Viola” è il suo primo romanzo, del 2012, attualmente ripubblicato in forma ampliata e revisionata. Nel 2015 esce “Dove scorre il male” pubblicato da Damster. Sempre nel 2015 partecipa, come scrittore e coordinatore di progetto, all’antologia di racconti “Forza Bologna” edita da Damster. Nel 2016 è uscito “L’altra metà della notte” (premiato ai Pegasus Awards di Cattolica) e nel 2018 “Ombre di vetro. Bologna non muore mai”, entrambi sempre per Damster: due avventure del commissario Cesare Naldi, che fanno parte di una trilogia che parla del rapporto di Bologna con la morte. Nel 2017 ha partecipato con suoi racconti alle antologie “Notti oscure” (La Corte editore) e “Le 13 porte” (Damster, collana #comma21). Dal 2014 è coordinatore della giuria del Premio ‘Garfagnana in giallo’, per la sezione romanzi editi, ebook e premio speciale della giuria, dal 2016 è anche giurato di “Civita in giallo” e “LuccaNoir”. Nel 2017 e nel 2018 è stato co-organizzatore della rassegna bolognese “Paura sotto la pelle”, prima e seconda edizione. Nel 2018 è stato organizzatore del “NeRoma Festival” di Roma. E’ stato direttore editoriale di “Comma 21” la collana di storie nere di Damster Edizioni (attualmente marchio di proprietà delle Edizioni del Loggione): tredici romanzi e sei antologie a firma di autori vari, in soli tre anni di attività, dal 2016 al 2019. Le copertine dei suoi libri sono per lui: “il primo elemento di un libro che il lettore incontra, il vero e proprio capitolo 0 di un romanzo, che dovrebbe raccoglie in sé molti degli elementi racchiusi nella storia e suscitare curiosità. Credo che sia la curiosità la vera molla che ti spinge a prendere un libro, sfogliarlo e acquistarlo”.

Carlo Alfaro

Carlo Alfaro

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