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COLLI DI SAN PIETRO: FATTO SECCARE CHIRURGICAMENTE LO SPLENDIDO PINO A RIDOSSO DELL'HOTEL ROYAL HILLS - WEB GIORNALE INDIPENDENTE

COLLI DI SAN PIETRO: FATTO SECCARE CHIRURGICAMENTE LO SPLENDIDO PINO A RIDOSSO DELL’HOTEL ROYAL HILLS

COLLI DI SAN PIETRO: FATTO SECCARE CHIRURGICAMENTE LO SPLENDIDO PINO A RIDOSSO DELL’HOTEL ROYAL HILLS

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IL WWF: NON E’LA PRIMA VOLTA CHE GLI ALBERI VENGONO FATTI SECCARE
Appena due settimane fa il WWF Terre del Tirreno ha promosso a Sant’Agnello un convegno
sull’importanza degli alberi e sulle molteplici funzioni delle strutture verdi nelle città, che non
rappresentano solo un elemento di arredo ma anche un mezzo per rendere più vivibili le città e
più piacevole la vita , compresa quella animale. Una folla di persone, addetti al settore, appassionati
e cittadini, hanno seguito l’interessante evento.
“Gli alberi svolgono molteplici funzioni – dichiara Claudio d’Esposito esperto di alberi del WWF
Terre del Tirreno – aiutando a mitigare le temperature estive, il che si trasforma in risparmio
energetico; regolano il flusso delle acque piovane, trattenendole nel suolo e restituendole potabili;
aumentano il valore degli immobili; limitano il rumore e filtrano gli inquinanti; possono mitigare
visuali sgradevoli e costituire l’habitat di animali selvatici.
Eppure in penisola sorrentina, evidentemente, c’è ancora chi ignora del tutto questi “servizi eecosistemici”,visto che è semprepiù diffusa l’usanza di chiamare il“sabotatore di alberi”
per risolvere quello che appare un“impiccio”, ovvero la presenza di un albero!
C’è ancora chi, invece dei molteplici benefici,in un albero vede solo problemi:
l’albero alza il marciapiede, sporca col fogliame, è pericoloso, copre la visuale, leva l’aria, attira insetti e animali, è di ostacolo per il transito e parcheggio dell’auto, ecc.
E allora non esita ad abbatterlo, spesso grazie a perizie di compiacenti agronomi che ne attestano la pericolosità, altre volte in modo più sbrigativo e criminoso.”
Stavolta il chirurgico attentato si è compiuto ai danni di un esemplare arboreo di Pino domestico
che vegetava in un fondo agricolo ai Colli di San Pietro, al confine tra la via Meta Amalfi e l’albergo
Hotel Royal Hills.
“Il suo repentino disseccamento ci ha da subito insospettiti. I sintomi non lasciano dubbi sul fatto
che la pianta sia stata “siringata”: la chioma e le foglie subiscono un rapido disseccamento
rimanendo sui rami e la pianta, in brevissimo tempo, assume un colore rossiccio chiaramente
visibile.
Non è certo la prima volta che gli alberi in penisola sorrentina vengono fatti seccare.
Spesso le vittime sono proprio quelli più grossi, maestosi e tutelati in quanto parte integrante del
paesaggio!”
Il WWF, dopo un accertamento con i propri esperti, ha denunciato la v iolazione dell’art.146
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – D.lgs. 22/01/04 n.42 – ovvero la deturpazione
dell’esemplare arboreo di Pinus Pinea. Lo scopo finale del WWF è fermare e far regredire il degrado
dell’ambiente naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura.
Il pino, con una circonferenza del tronco di 176 cm misurata a 1,3 m da terra, ed un’età di oltre
mezzo secolo, era visibile da chiunque percorreva la via Meta Amalfi e faceva ormai parte
integrante del paesaggio e della geografia dei luoghi.
L’albero appariva fino a poco tempo fa in piena vigoria!!!
Il disseccamento del pino è stato provocato dall’inserimento all’interno dell’albero di
sostanze chimiche , di cui si ignorano composizione e consistenza. Infatti alla base del tronco sono stati riscontrati diversi fori praticati con un trapano della profondità di circa 10 cm e del diametro
di circa 0,5 cm. Tale criminosa operazione, che ha portato al repentino disseccamento della
pianta, equivale di fatto alla distruzione di un elemento caratterizzante il paesaggio oltre ad
essere lesivo di Bellezze naturali secondo quanto definito dall’art. 1 sexies della L. 431/85 e
dalla L. 1497/39.
Nello stesso sito, ai piedi dell’albero, è stata denunciata la presenza di un deposito/discarica di
diversi copertoni e, più in basso, una baracca deposito costruita di recente. Da un confronto
con immagini scaricate da Google Earth si deduce la trasformazione del fondo dal 2007
(completamente alberato) al 2017 dove non è ancora visibile la baracca!

Gaetano Milone

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