“Prufessò, permettete un pensiero poetico”? Quante volte questa espressione gioviale e immotivata, tratta dal capolavoro di Luciano de Crescenzo “Così Parlò Bellavista” (1984), ci è tornata in mente, strappandoci un sorriso. A 35 anni dalla sua proiezione, questa pellicola, tratta dal romanzo d’esordio di de Crescenzo, un “ingegnere prestato alla filosofia e alla scrittura”, non smette di appassionare: a farcela riscoprire, nell’ambito della rassegna “il film è servito”, l’Associazione Giovanile 361, che mercoledì 6 febbraio alle 20,30, a Villa Cerulli a Sant’Agata sui due Golfi, la proietterà.
Come scrivono gli organizzatori: “Questo anno per ogni appuntamento proietteremo un film ambientato in una regione italiana e durante la pausa avremo modo di gustare un piatto tipico della regione sapientemente preparato dal pastificio Pasta e… annaffiato da un calice di vino accuratamente selezionato dai ragazzi di Tutt’appost – EnotecaWinebar”.
Un modo per analizzare con il sorriso le differenze tra il nord e il sud del paese, quasi cristallizzate nel disaccordo, iniziale, tra il napoletano prof. Bellavista e il milanese dott. Cazzaniga.
Il film infattiè un omaggio allo spirito napoletano,quello positivo: con assoluta leggerezza, ma anche tanto amore, De Crescenzo riesce a raccontare il grave problema della disoccupazione e tutta l’originalità napoletana nella famosa arte dell’arrangiarsi, allora, poco dopo il tragico terremoto del 1980, tanto attuale e scottante.
Per partecipare all’evento occorre la prenotazione: massimo 30 persone (contatti sulla locandina)
La scena della “causa dei fratelli Sorrentino”.