In occasione del recupero del Bambinello Gesù deposto ai piedi della statua sommersa della Madonnina del Vervece, domenica 27 gennaio alle ore 11.00, nella chiesa di Maria Santissima della Lobra, a Massa Lubrense, verrà celebrata da don Antonino De Maio, sacerdote ed appassionato subacqueo, una Santa Messa in suffragio delle vittime del mare e degli “innammorati” del Vervece e della loro Madonna protettrice, le cui pietre comemorative sono “saldate” sulla parete emersa dello scoglio. Il soprano Maria Ercolano, figlia benemerita della terra lubrense, accompagnata all’organo dalla bravissima maestro Patrizia Rocco, canterà l’Ave Maria mentre Rosario Di Nota, cantore di storie e leggende della penisola sorrentina, leggerà ” ‘A Madonna D’ ‘Lobbra” del poeta Salvatore Cangiani, una sua lirica, ” ‘O Vervece e, la preghiera dei naviganti “Stella Maris,” da lui tradotta in lingua napoletana. Negli occhi dei presenti scorreranno delle immagini, gli epitaffi “Al sub che perse la vita in mare”, le “pietre” dedicate “Ai marinaia d’Italia scomparsi in mare”, ai “Tridenti d’oro” di Ustica, al professore delo storico Istituto Nautico Nino Bixio, Michele Attardi, al palombaro Salvatore Sorrentino (pappuzzo),a Mario Maresca inbissatosi col suo ultraleggero, alle marinerie di Procida, Monte di Procida e Marina di Puolo; e poi, i nomi delle vittime del mare… Ennio Falco pioniere dei record in apnea, Paolo Minopoli, Stefano Cocchi, Gino Lo Basso, Fabio Lauro, Vincenzo Ercolano, Giacomo Giammarino, Duilio Marcante,Giovanni Serbantini, Salvatore Rossi, Fabio Porta, Lorenzo Stabile, Raniero Maltini, Ludovico Picciotto, sub scomparsi sott’acqua, e quelle del professore Geppino Marandola, ideatore della manifestazione, del professor Raffaele Pallotta d’Acquapendente “creatore” della medicina subacquea in Italia, della medaglia d’oro al valor militare Luigi Ferraro, del grande campione siracuasano Enzo Vervece Maiorca che volle collocare la statua della Madonna insieme agli amici del Circolo Nautico Marina della Lobra che resero possibile il suo record mondiale di immersione (-87mt) ai piedi del Vervece, i Vigili del Fuoco, le Capitanerie di Porto, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, tutti insigniti del premio Vervece.” Ringrazio formalmente e sostanzialmente – ha dichiarato Sergio Marandola, consigliere della Fondazione Vervece, – chi e riuscito nonostante le difficolta, gli interessi convergenti e divergenti a mantenere vivo il senso di un luogo simbolo che celebra i piccoli e grandi eroi nell’indelebile memoria dello scoglio Vervece e, di chi, con ferrea volontà e fantasia, ha aperto le porte del Santuario del mare, zio Geppo”. Subito dopo la celebrazione una rappresentanza di familiari delle vittime del mare e di sub scomparsi si recheranno al largo del Vervece per lanciare in mare fiori alla Madonna.