NAPOLI – “Il rapporto del “CREA” sulla sanità in Italia evidenzia una palese disparità tra nord e sud del Paese rispetto al diritto alla salute, a curarsi. Il Meridione è tornato ai livelli del Dopoguerra, con un’aspettativa di vita più bassa del Settentrione e con regioni, tra cui Campania e Sicilia, che viaggiano su valori uguali a quelli di Bulgaria e Romania, ben lontani dagli standard di Marche e Trento, che invece si attestano su aspettative di vita pari a quelle svedesi. Serve un argine a queste disuguaglianze”. E’ quanto ha dichiarato Flora Beneduce, consigliera regionale di Forza Italia e componente della Commissione Sanità della Campania, commentando i dati dell’ultimo rapporto sulla sanità dell’Istituto di ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma. “La domanda di salute va soddisfatta allo stesso modo dalla Lombardia alla Sicilia. Ciò che invece oggi appare è una drammatica divaricazione tra le due parti del Paese, con intere famiglie che rinunciano a curarsi o che rinviano visite specialistiche ed accertamenti a causa di indigenza o difficoltà economiche. Ciò va spesso a discapito della prevenzione, che è invece l’unica arma per debellare patologie gravi, come quelle tumorali”, ha proseguito la consigliera azzurra. “Nel dibattito sul regionalismo differenziato un aspetto da non trascurare sarà proprio il diritto alla salute, con regioni come la Campania penalizzate dalla spesa storica e condannate da colpe del passato. E’ fondamentale puntare su comportamenti virtuosi e non sul concetto, sbagliato, di regioni storicamente virtuose per riequilibrare il riscontro alla domanda di salute tra Nord e Sud. Serve una presa di posizione netta della Giunta regionale rispetto al Governo. Su questo non faremo sconti in Consiglio al presidente De Luca e saremo vigili”, ha concluso Flora Beneduce.
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