Non a tutti capita di cercare la vigilessa che un attimo prima gli ha elevato una contravvenzione “secondo legge” e trovarla appoggiata al bancone di noto bar del centro di Sorrento per sorbire un “meritato caffè chiome al vento per liberarsi anche del fastidioso cappello. Se poi per raggiungere il bar la vigilessa deve fare alcuni zig-zag per evitare scuteroni parcheggiati a ridosso dell’entrata della chiesa del Carmine, senza elevare alcuna contravvenzione, il fatto comincia a diventare preoccupante perchè potrebbe anche diventare oggetto di segnalazione all’autorità giudiziaria. Sì perchè soprattuttp tra alcune delle giovani vigilesse in forza al Comando dei pizzardoni sorrentini sembra prevalere una sorte di libero arbitrio che le permette di fumare in servizio, in piazza Tasso, di elevare multe a “chiamata” al largo Parsano vecchio perchè non c’è….testualmente scritto “la distanza necessaria tra l’auto ed il muro per il passaggio dei pedoni ad evitare di essere presenti nello slargo a ridosso del parco Ibsen dove pullman, taxi e Ncc parcheggiano a proprio piacimento mettendo a rischio la pubblica incolumità . In poche parole, la “tua auto” dà fastidio mentre le doppie e triple file quotidiane durante l’apertura dei negozi sono a “norma”. E così pure le velocissime bici con pedalata assistita, molte delle quali fuori legge per essere di potenza superiore ai 250 watt, continuano a percorrere quotidianamente nei due sensi a velocità sostenuta il tratto di corso Italia chiuso al traffico perchè pedonalizzato. Ma in che paese viviamo egregi lettori. Subiamo e subiamo sempre in silenzio dando potere illimitato alla polizia municipale di “punire” con esose multe quasi sempre il povero automobilista che parcheggia mezzo metro al di fuori delle strisce o non rinnova in tempo il ticket scaduto mentre “vespe” e moto truccate scorazzano impunite per le strade della città senza che nessunon dei vigili applichi la legge? Perchè i vigili stagionali che vengono messi in stada in una città turistica come Sorrento non vengono “formati” professionalmente e con cura visti i risultati? Domande inquietanti a cui speriamo di avere risposta soprattutto con i fatti.
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