SORRENTO – Il 21 novembre prossimo, alle ore 10, nell’ambito della Giornata contro la violenza sulle donne, il teatro Tasso di Sorrento ospita un incontro dal titolo “Il coraggio di dire no”. Al centro della mattinata, la storia di Franca Viola, la ragazza che nella Sicilia degli anni ‘60, rifiutò il “matrimonio riparatore” con il suo rapitore e violentatore. La manifestazione è organizzata dagli assessorati alle Pari Opportunità dei Comuni di Sorrento, Massa Lubrense, retti rispettivamente da Rachele Palomba e Sonia Bernardo, in collaborazione con quelli di Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, e vedrà la partecipazione dei giornalisti Titti Marrone e Carlo Gambalonga. La storia di Franca Viola è uno spaccato interessante della nostra storia recente. Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore , salvando il suo onore e quello familiare. Un articolo, il 544 del nostro codice penale, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, se fosse stato seguito dal matrimonio riparatore contratto tra l’accusato e la persona offesa. Franca rifiutò, denunciò il suo rapitore ed affrontò un processo che fece scalpore in Italia. L’articolo fu abrogato con la legge 442 emanata il 5 agosto 1981 a sedici anni dal rapimento di Franca Viola e solamente nel 1996 lo stupro sarà legalmente riconosciuto in Italia non più come un reato “contro la morale”, bensì come un reato “contro la persona”. Nel corso della mattinata sarà proiettato il cortometraggio della regista Marta Savina, “Viola, Franca” presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival di New York nell’aprile 2017 e candidato come miglior corto al David di Donatello 2017. “Quale modo migliore per ricordare il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che parlare del grande esempio di coraggio di Franca, una donna che ha scritto una pagina importante nella storia dell’emancipazione femminile in Italia – spiegano in una nota gli organizzatori – Sensibilizzare i giovani al problema della violenza contro le donne, educarli al rispetto è compito di tutti, ognuno per il ruolo che ricopre. Solo così possiamo sperare in una società futura migliore”. La settimana dal 19 al 25 novembre vedrà, inoltre, impegnati in questa campagna antiviolenza tutti gli esercizi commerciali della Penisola Sorrentina che esporranno nelle loro vetrine un paio di “scarpette rosse”, le Zapatos Rojos diventate ormai il simbolo della lotta alla violenza contro le donne.