PUANO DI SORRENTO – Il deputato del Pd, Matteo Orfini scrive al Ministro per i beni e le attività culturali su tutele paesaggistiche in Penisola Sorrentina. “Nel 1976, il comune di Piano di Sorrento, nell’ambito del piano territoriale, ha autorizzato la Società «La Fattoria s.n.c.» alla realizzazione di fabbricati per l’allevamento bovino. Tale licenza edilizia, tuttavia, veniva rilasciata dal comune, a fronte della previsione di specifici vincoli sia riguardo alla preservazione della superficie verde, sia riguardo alla destinazione esclusivamente agricola dei manufatti da edificare. Nel 1985, i proprietari della suddetta area presentavano alcune domande di condono edilizio relative alla necessità di sanare ulteriori interventi avvenuti tra il 1981 e il 1983 e riguardanti nuove realizzazioni, ampliamenti e cambi destinazione d’uso degli edifici per i quali, evidentemente, non vi era stata alcuna autorizzazione prima rilasciata dall’amministrazione comunale competente. Nel gennaio 2008, la società Masto srl, che nel frattempo aveva acquistato i manufatti dai precedenti proprietari, richiedeva il loro ripristino all’originaria consistenza, rinunciando alla domanda di condono per gli abusi riguardanti l’area esterna; nel novembre 2013, la società Masto srl presentava un nuovo progetto per la demolizione e la ricostruzione del fabbricato, prevedendo, oltre alla destinazione interamente residenziale dello stesso, anche un ampliamento del volume in misura non superiore al 20 per cento – si legge nell’interrogazione di Orfini al Ministro competente – Previo parere favorevole della commissione comunale per il paesaggio e della soprintendenza dei Beni culturali di Napoli, il progetto otteneva l’autorizzazione paesaggistica n. 45 in data 14 luglio 2014; nel gennaio del 2015 il funzionario responsabile del V settore dell’amministrazione comunale rilevava invece una serie di vizi tali da non consentire il rilascio del permesso a costruire richiesto dalla Masto srl, come descritto al punto precedente; La relazione istruttoria, presentata nel 2018 dagli uffici tecnici del comune, afferma la regolarità dell’edificio e della sua prevalente destinazione residenziale, in aperto contrasto con quanto rilevato con istruttoria del 2015 e con le conclusioni del tecnico redattore del piano regolatore generale che avevano accertato una prevalente destinazione produttiva dell’edificio; dopo una lunga querelle riguardante la conformità dell’immobile alle norme sulla tutela paesaggistica, nonché sulla regolarità delle cubature e della destinazione d’uso, il 18 giugno 2018 l’amministrazione comunale di Piano di Sorrento autorizzava l’intervento di recupero e riqualificazione del fabbricato alla Via San Pietro, attraverso la ristrutturazione, mediante demolizione e ricostruzione, di un edificio a destinazione prevalentemente residenziale. Il P.U.T. – piano urbanistico territoriale impone vincoli stringenti per l’area interessata al progetto qualificandola di tutela ambientale di 2° grado, rispetto al quale l’intervento autorizzato di sostituzione edilizia si pone a giudizio dell’interrogante in aperto contrasto perché non consentito dall’articolo 17 del piano urbanistico territoriale». La nuova edificazione sopra citata comporterebbe nuova edilizia residenziale non consentita in zona 1/b del P.u.t. con evidente aumento del carico urbanistico”. Orfini chiede “quali iniziative intendano mettere in atto, per quanto di competenza, per assicurare la corretta applicazione delle norme di tutela paesaggistica e ambientale nell’area sorrentino-amalfitana sottoposta a vincoli”.
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