L’incontro è organizzato dal Comune di Kumano gemellato dal 2001 con quello di Sorrento, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, diretto da Stefano Fossati.
“Sorrento e Napoli sono città amate in tutto il mondo per la meravigliosa vista del Golfo con il Vesuvio che si apre all’orizzonte; località conosciute come terre da visitare almeno una volta nella vita per la loro bellezza, celebrata da quella famosa frase “Vedi Napoli e poi muori” e dalla canzone “Torna a Surriento”, spiega la studiosa giapponese, relatrice sullo stesso argomento in un incontro alla Biblioteca Nazionale di Napoli del 22 ottobre scorso, e in occasione del “Salone dello Studio in Italia”di in programma il 9 e il 10 novembre ad Osaka.
“Molti artisti si recarono in questi luoghi per trovare ispirazione per le proprie opere così come molti furono
i personaggi storici che vi fecero tappa – aggiunge Ewa Kawamura – A quell’epoca dove alloggiarono questi illustri visitatori? Esistono
ancora oggi gli alberghi e le dimore, dove un tempo risiedettero? Alcuni di essi hanno ancora le porte
aperte e sono diventati oggi importanti alberghi storici, altri hanno chiuso i battenti mentre di alcuni si è persa qualsiasi traccia. In ogni caso, questi luoghi d’ospitalità sono testimonianze di valore storico che hanno arricchito il patrimonio culturale di Sorrento e Napoli”.
La cittadina di Kumano, situata nel Giappone centrale, è tra i luoghi più sacri del Paese del Sol Levante, e condivide con Sorrento e Napoli un grande spirito di ospitalità, tratto che da sempre accomuna l’Italia ed il Giappone.
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