Come accade a molti grandi, Giuseppe Gambi, noto e apprezzato tenore, molto seguito in Penisola sorrentina anche per la sua stretta collaborazione con la storica Associazione filantropica Gioia di Vivere presieduta dalla mitica e indomita professoressa Maria Antonietta Miccolupi, si è trovato al centro di polemiche per il suo ultimo show, che si è svolto nella splendida cornice di Villa Fiorentino a Sorrento giovedi 6 settembre: lo spettacolo Tributo a Enrico Caruso, per celebrare l’intramontabile segno impresso nella storia della lirica dal grandissimo tenore e raccogliere fondi per la Gioia di Vivere a favore dei malati onco-ematologici, in collaborazione con la Fondazione Sorrento. Nonostante il sold out della serata, con tutti i posti occupati da un pubblico di appassionati del bel canto, tra cui moltissimi turisti stranieri, commenti negativi si sono levati per l’organizzazione dello show che ha penalizzato gli agognati momenti di canto del tenore Gambi a favore di momenti meno coinvolgenti di lettura della storia di Caruso in italiano e inglese e per qualche difficoltà tecnica del service e di coordinazione tra i protagonisti dei diversi momenti dello spettacolo, che ne hanno rallentato la fluenza. Commenti che non hanno appannato il successo della serata rinforzato da moltissimi complimenti diretti al giovane tenore. Lo show ha avuto come apertura la proiezione di un emozionante video dedicato ai vent’anni di grande lavoro dell’Associazione Gioia di Vivere, vero gioiello della Penisola sorrentina che, grazie all’impegno e al sacrificio senza sosta e risparmio di energie dei suoi soci e simpatizzanti, tanto amore e sostegno ha recato alle famiglie colpite dal trauma della crudele diagnosi occorsa ad un proprio bambino. Le bellissime interpretazioni di Gambi, affiancato dalla immancabile pianista Lauren (Laura Migliaccio), di indimenticabili arie liriche come Lucevan le stelle, La donna immobile, Ridi pagliaccio, Vesti la giubba, hanno entusiasmato il pubblico, alternate con la voce narrante dell’attore Amedeo Palumbo che raccontava attraverso la proiezione di immagini la vita del grande Caruso; a spezzare il racconto, momenti divertenti con aneddoti e ricordi dell’epoca a cura del bravo Pulcinella napoletano Angelo Iannelli. Amareggiato dalle critiche ma gasato dagli applausi a scena aperta e dagli incoraggiamenti di persone che gli chiedevano repliche e nuovi appuntamenti, Gambi ha commentato: “Continuo inarrestabile per la mia strada, ora mi preparo a partire per una meta importante come Londra dove in un prestigioso teatro terrò il concerto ‘The 2 singers’ col cantante pop Carlo Mey Famularo per il lancio della sua ultima canzone scritta assieme, ‘Pizza song’, per poi presentarla il 5 il 6 e 7 ottobre a New York al Festival Internazionale della Pizza dove sono previsti migliaia di persone soprattutto tanti Italiani che vivono nella Grande Mela”. Forte di un innato talento, una passione tenace e un caparbio impegno, Giuseppe ha costruito la sua carriera cominciando piccolissimo a cantare, già a tre anni intonava le melodie, a otto anni prese parte allo Zecchino d’oro con il brano “Vorrei Volare”, poi tanto studio, a dodici anni entrò nel coro polifonico di Villanova Pueri Cantores, esibendosi in concerto in tutta Italia, ma anche in Austria e Spagna, si diplomò in canto presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino con il maestro Pasquale Tizani, e poi tantissima esperienza concertistica, televisiva e teatrale, come il musical “Aria di Napoli” al Trianon Viviani di Napoli. Fa parte della Fondazione “Luciano Pavarotti” e nel 2014, in occasione del 7° anniversario della sua scomparsa, ha cantato a Modena al “Tributo a Pavarotti”, condotto da Milly Carlucci. Ha partecipato, vincendo numerosi premi, a eventi nazionali ed internazionali quali il “Premio Città di Partenope”, “Giornata Mondiale contro l’atassia”, “Premio Euro-Mediterraneo”, “Festival Internazionale del Cinema”, e a programmi TV come “Domenica In”, “Mattino 5”, “I raccomandati”, “Italia’s Got Talent”, “Nostra Madre Terra”, “Stasera tutto è possibile”. Ha vinto, tra l’altro, il Premio Nazionale Mario Fiore 2016, onorificenza attribuita a varie personalità del territorio di Napoli che si sono particolarmente distinte per l’attività svolta. Un suo brano, “L’ Italia Patria mia”, che celebra la storia di 27 milioni di italiani partiti oltreconfine tra Ottocento e Novecento, e va in dedica ideale agli 80 milioni di oriundi italiani sparsi nel mondo, è stato scelto come inno degli Italiani nel Mondo. La canzone è stata scritta in collaborazione con Tiziana Grassi, nota studiosa di Emigrazione italiana nel mondo, per 10 anni autrice di programmi di servizio per gli italiani all’estero a RAI International (oggi RAI Italia) e direttrice del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” a cura della CEI, e i maestri Luigi Polge e Armando De Simone. Nessuna polemica potrà dunque fermare la volontà di Giuseppe Gambi di donare emozioni col suo canto!
Carlo Alfaro