Conto alla rovescia per il primo “G20 delle spiagge italiane”, il summit del turismo balneare in programma dal 5 al 7 settembre, a Bibione.
Venti le località, tra cui Sorrento, che partecipano all’iniziativa: destinazioni che fanno registrare oltre 60 milioni di turisti, circa il 15% delle presenze complessive del Paese e alle quali toccherà disegnare il futuro del turismo balneare in Italia nei tre giorni di eventi ed incontri in programma.
Durante i lavori, 260 tra esponenti della politica nazionale, sindaci, assessori regionali, tecnici, studiosi, operatori del settore e decision makers si confronteranno su una serie di problematiche comuni a tutte le coste italiane: da quelle ambientali alla necessità di innovare infrastrutture e prodotti turistici, dalla gestione delle spiagge all’ampio tema dei servizi pubblici, con particolare riguardo alla raccolta dei rifiuti, alla sicurezza e ai servizi sanitari.
Al G20s sono state invitate le località balneari di sette regioni: Emilia Romagna con Rimini, Riccione, Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Cervia, Cesenatico e Comacchio, Friuli Venezia Giulia con Grado e Lignano Sabbiadoro, Puglia con Vieste, Sardegna con Arzachena, Toscana con Castiglione della Pescaia e Veneto con Bibione, Caorle, Cavallino Treporti, Chioggia e Jesolo.
Un apporto importante verrà dalla Campania, con oltre 5 milioni di presenze, distribuite tra Sorrento, al decimo posto della classifica con 2.417.450 presenze, Forio (1.315.215) ed Ischia (1.310.645), che troviamo rispettivamente al sedicesimo e al diciottesimo posto.
“Proporrò di portare al centro del dibattito la questione della gestione del demanio marittimo – spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo –. Una competenza trasferita da Stato e Regioni ma ancora non definita. A mio avviso sarebbe opportuno che venisse data ai Comuni la possibilità di fare le proprie scelte in maniera autonoma, sia sotto l’aspetto dei canoni demaniali, sia soprattutto per la progettualità da mettere in campo per il futuro”.
Poi l’augurio che il G20s possa essere un confronto utile alla crescita dei singoli territori, per il futuro del turismo balneare italiano.
“Con questa iniziativa si mettono sul tavolo tante sfide che piccoli comuni come i nostri si trovano quotidianamente ad affrontare, pur nelle loro rispettive diversità – conclude Cuomo – Il coordinamento che si verrà a creare tra le venti destinazioni balneari che aderiscono all’iniziativa, saprà certamente uno strumento valido per portare proposte ed incidere nelle scelte locali e nazionali”.
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