Claudio d’Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno: «La Regione non può cambiarselo da solo. Il PUT è uno strumento prezioso e va difeso senza esitazioni».
E’ recentissima la bocciatura da parte della Corte Costituzionale delle norme approvate dalla Regione Campania sull’abusivismo edilizio, eppure al Consiglio Regionale della Campania ci riprovano. Con un sub emendamento dell’ultim’ora al disegno di legge dal titolo “Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale” si coglie l’occasione per introdurre le ennesime modifiche al PUT della Penisola Sorrentina-Amalfitana.
«Con sentenza n. 11/2016 – ricorda Claudio d’Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno – la Corte Costituzionale ha ribadito che il PUT ha la valenza di Piano Paesaggistico a tutti gli effetti e, quindi, la Regione non può cambiarselo da solo. Il PUT è uno strumento prezioso e va difeso senza esitazioni, bisogna evitare di trasformare l’intera penisola sorrentina e la costiera amalfitana, riconosciuta dall’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità, in un enorme Autogrill o in una Gardaland di serie C. Invece, ancora una volta, col pretesto di semplificare “i vincoli urbanistici che da anni bloccano lo sviluppo del territorio”, si pongono le basi per un disastro: non è così che si impostano le iniziative di legge nel XXI secolo!!! E’ assurdo e completamente anacronistico, oggi, che una legge non sia costruita attraverso il confronto e l’ascolto.
Nell’emendamento proposto con l’art. 5 si introduce un Preliminare di Piano Paesaggistico da condividere solo alla fine con la Soprintendenza … a scatola chiusa? Nessun coinvolgimento e partecipazione di soggetti e/o associazioni portatrici di interessi diffusi e nessuna pubblicità … in barba alle prescrizioni (art. 144) del Codice dei Beni Culturali? L’emendamento proposto appare l’ennesimo colpo di mano di mezza estate … l’anno scorso fu tentato analogo “blitz” mentre le fiamme distruggevano l’Italia! Il WWF chiede a gran voce che venga bloccata l’approvazione della deprecabile iniziativa di legge ed ogni tentativo di deregulation urbanistica utile solo alla cementificazione ad oltranza del nostro territorio, riservandosi ogni ulteriore azione a tutela di un patrimonio storico-ambientale e culturale di massimo pregio».