Donne, mamme, abili pianificatrici nella vita quotidiana delle nostre famiglie, abituate ad avere sempre un piano in testa, ci sorprendiamo o dubitiamo ancora delle nostre capacità di investitrici?
Perché?
Sicuramente l’educazione ricevuta da una bambina rispetto ad un maschietto incide non poco nella formazione di alcune credenze e quindi di conseguenza di comportamenti che si ritrovano poi in età adulta. In genere agli uomini viene insegnato ad essere coraggiosi ed affrontare le sfide, mentre alle bambine viene insegnata la perfezione, ad agire con cautela.
Per quanto sia dura cancellare secoli di tradizione, le donne oggi si mettono in discussione, accettano le sfide, vogliono rischiare.
Ma il mettersi in gioco di una donna è conoscenza, è programmazione, è emozione.
Nella quotidianità del mio lavoro riscontro sempre più da parte delle donne la voglia di comprendere e prendere consapevolezza delle proprie capacità in ambito finanziario, di avere una propria gestione del risparmio con una personale pianificazione finanziaria, condividere con il compagno le scelte di investimenti che coinvolgono il benessere familiare.
L’aspetto sorprendente, ma non troppo, è che la donna rispetto al denaro riesce istintivamente ad avere una progettualità, stabilendo priorità e tempi di realizzazione dei progetti di vita, nell’immediato previdente e oculata, poi quando ti trasferisce le sue esigenze per gli studi del figlio, che adesso ha appena due anni, tu scorgi nei sui occhi l’emozione della mamma che già vede il suo piccolo con il tocco in testa e la pergamena in mano.
Oppure ho visto, negli occhi di una mia cliente, un pensionamento sereno di chi ha pensato di rinunciare a qualcosa oggi per vivere in tranquillità con il marito, mano nella mano, quella che sarà la vita insieme dopo la pensione.
Il confrontarmi con le mie clienti donne, sempre aperte ad ogni tipo di formazione, sempre più consapevoli delle proprie capacità di investimento, più propense al risparmio, il vederle parte attiva nella gestione del risparmio per il benessere familiare, è un continuo stimolo per la mia crescita professionale.
Se dovessi spiegare cosa fa la differenza tra un risparmiatore ed una risparmiatrice prenderei in prestito le parole di Battisti: “Capire tu non puoi, Tu chiamale, se vuoi, Emozioni!”