A Capri scoppia il caso della funicolare chiusa. La mancata riapertura della struttura che collega Marina Grande alla celebre Piazzetta, interessata da un corposo restyling e ancora in attesa dei necessari collaudi fa infuriare sindaci e operatori turistici. Con il rischio, concreto, di un congestionamento della strada alternativa. L’allarme è lanciato dal sindaco di Capri, Gianni De Martino, che ha inviato una dura nota al prefetto e alla Città metropolitana, sollecitando la riapertura dell’impianto e precisando che il ritardo “ha provocato disagi enormi alla mobilità di turisti e residenti, ma anche un considerevole danno di immagine all’isola”. Anche perché, annota il primo cittadino, “erano note le date delle festività pasquali, con l’incremento degli afflussi a Capri”.
Le accuse – L’indice è puntato anche contro l’inadeguatezza dei bus sostitutivi, che non garantiscono “la stessa capacità di trasporto, per tempi e capienza, della funicolare”. E ieri l’assalto all’isola azzurra e alle altre isole del Golfo e code agli imbarchi al Beverello. Da oggi, scatta il divieto di afflusso e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori appartenenti a persone residenti in Campania o condotti da persone residenti nello stesso territorio nelle isole di Capri, Ischia e Procida. Intanto, tornando a Capri, in merito al ritardo nella riapertura, la Sippic Funicolare di Capri ha precisato che “saranno i funzionari ministeriali a provvedere al collaudo e al nullaosta”.