Nei prossimi 5 anni la Società Terna investirà in Campania 506 milioni di euro per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica. Si tratta del 10% del Piano strategico previsto dal gruppo (5,3 miliardi gli investimenti complessivi) «per dare maggiore sicurezza, qualità ed efficienza al sistema elettrico della regione». Un’area «prioritaria», la definisce l’ad di Terna, Luigi Ferraris, che aggiunge; «Nella concertazione e realizzazione delle proprie infrastrutture nella regione, garantiremo un approccio di dialogo e di confronto con le istituzioni locali e i cittadini». Gli interventi previsti consentiranno di rendere più moderna e magliaia la rete elettrica regionale con l’obiettivo di risolvere congestioni e criticità locali legate soprattutto alla limitata capacità di trasporto dell’energia in alcune singole tratte e di favorire l’integrazione in rete della produzione di energia rinnovabile per cui si prevede un significativo aumento nei prossimi anni. Il piano complessivo degli interventi in Campania, spiega l’azienda, produrrà benefìci sia economici che ambientali. Una volta completate le opere, infatti, cittadini e imprese potranno risparmiare 330 milioni all’anno. Positive anche le ricadute occupazionali dal momento che gli interventi coinvolgeranno oltre 100 imprese, tra cui colossi internazionali dell’energia come Prysmian (con stabilimento ad Arco Felice), Getra, Salvati e Abb, oltre a ditte locali minori, nonché 60 tra professionisti e servizi e circa 500 lavoratori. Sul piano ambientale è prevista la demolizione di oltre 40 kin di elettrodotti attualmente esistenti e la liberazione di circa 43.000 metri quadrati di territorio, pari a 6 campi da calcio. Una buona parte degli interventi verrà realizzata in cavo, come a Napoli dove tutte le linee saranno interrate, mentre per le linee aeree verranno utilizzati dove possibile sostegni “monostelo” a basso impatto ambientale, già utilizzati per il 70% del tracciato del nuovo elettrodotto Foggia-Benevento.
Gli interventi. «La realizzazione delle opere consentirà una riduzione di C02 in atmosfera di circa 2 milioni di tonnellate annue, pari alle emissioni di oltre 250 mila veicoli di media cilindrata» dice Terna. Tra le principali opere in programma nel quinquennio, la razionalizzazione della rete elettrica di Napoli (46 vecchi elettrodotti da demolire a fronte di 47 km di nuove linee interrate e solo 2 km aeree). Previsti anche il nuovo elettrodotto 380 kV Bisaccia-Deliceto tra Irpinia e Foggiano, lungo 35 km 19 dei quali m Campania; un elettrodotto Montercorvino-Avellino che risponderà all’esigenza di potenziare la rete di trasmissione a seguito delle autorizzazioni dinuove centrali di produzione in Calabria, Puglia e Campania; un impianto di interconnessione a 150 kV Sorrento-Vico Equense-Agerola.-Lettere, che migliorerà la rete di trasmissione e di alimentazio ne dell’area servita attualmente da una rete elettrica risalente agli anni ’60 con ricadute positive su tutto il tessuto produttivo turistico dell’area; un nuovo collegamento a 150 kV tra Capri e Sorrento con un secondo cavo sottomarino dopo quello realizzato tra Torre Annunziata e l’isola.