Si parla tanto di pensioni, di apportare correttivi all’attuale Legge Fornero, di Ape, di Rita. Se ne parla tanto perché c’è molta confusione sull’argomento. Siamo consapevoli che è praticamente impossibile riscrivere le regole del sistema pensionistico, ma gli italiani hanno compreso che le pensioni erogate dallo stato non saranno sufficienti a garantire un tenore di vita dignitoso dopo il pensionamento?
Molte persone ancora non hanno affrontato l’argomento pensione, non conoscono la propria situazione previdenziale e quale sarà l’importo della pensione futura.
Ad oggi, tranne la campagna della “Busta Arancione” contenente i dati di previsione della pensione futura, che ha coinvolto una limitata fetta di cittadini, non c’è stata una vera e propria campagna di sensibilizzazione in tal senso.
Quindi un disinteresse da parte delle persone, dato soprattutto dalla mancanza di informazione, dalla poca conoscenza degli strumenti a disposizione per ottenere informazioni importanti come l’estratto contributivo e la previsione della pensione futura. Dati fondamentali da conoscere per poter effettuare delle scelte razionali che riguardano il periodo più delicato della nostra vita.
Sapere che il nostro assegno pensionistico sarà mediamente più basso del 40% rispetto all’ultimo stipendio percepito ci impone di fare delle valutazioni. È necessario individuare delle soluzioni efficienti per coprire la differenza. Scegliere il prodotto giusto che possa garantire una integrazione pensionistica tale da consentirci di vivere con serenità la nostra pensione.
Da consulente supporto i lavoratori in questo percorso con l’informazione, analizzando le diverse esigenze e le aspettative di ogni persona, consigliando e individuando le soluzioni più adeguate. La priorità è la qualità e la serenità del futuro del mio cliente.
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